Ancora una segnalazione di “liste chiuse” nella Asl Toscana Sud Est, questa volta per la prenotazione di un’ecografia al seno. Il Sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, ha scritto al Direttore Generale dell’Azienda sanitaria, Marco Torre. “Ho ricevuto l’ennesima segnalazione da parte di una cittadina che doveva effettuare un’ecografia di controllo al seno e ha trovato il numero verde delle prenotazioni occupato per una settimana, poi è riuscita attraverso il Cup telefonico dell’Asl, a richiedere un appuntamento e le è stato riferito che “le liste sono chiuse e che per il 2025 non ci sono più posti disponibili”, invitandola come unica alternativa a rivolgersi al privato”.
“Queste – continua Chiassai – è l’ennesima segnalazione di una lunghissima serie che denunciano criticità estremamente gravi per la salute dei toscani e che confermano lo stato di forte sofferenza in cui versa la sanità pubblica regionale. Su questo punto ritengo necessario un intervento urgente e responsabile da parte della Regione e della stessa ASL. Da Sindaco, donna e cittadina, mi chiedo a cosa servano le campagne di promozione della prevenzione contro il tumore al seno, una delle principali cause di morte tra le donne, se poi il nostro sistema sanitario regionale non è in grado di garantire l’accesso a esami di routine fondamentali per la diagnosi precoce e i controlli periodici”.
“È questa, mi chiedo, la condizione di eccellenza della nostra sanità che chiude ‘informalmente’, per via telefonica, le agende di prenotazione per i controlli di routine salvavita? Mi preme ricordare che la chiusura delle liste d’attesa è vietata per legge, come ha evidenziato la Corte dei Conti. È indispensabile un urgente e deciso cambio di passo nella gestione dei servizi sanitari territoriali, non è normale che i cittadini cerchino aiuto, disperati, scrivendo ai Sindaci per segnalare l’impossibilità di ricevere cure essenziali, soprattutto quando si tratta di pazienti a rischio. Ribadisco con forza che la chiusura delle agende di prenotazione è un fatto gravissimo e il Presidente della Regione deve avere il coraggio di ammettere che la sanità toscana va ripensata in primis per affrontare veramente i tempi delle prestazioni, fino ad una revisione delle mega asl, che a distanza di 10 anni hanno dimostrato tutti i limiti, peggiorando drasticamente la qualità e i tempi di risposte chiare e tempestive ai bisogni della cittadinanza”.
“Non possiamo accettare – conclude il sindaco di Montevarchi – che possa curarsi solo chi se lo può permettere economicamente, mentre gli altri restano in attesa a causa di liste, tra l’altro illegittimamente bloccate con il rischio di aggravare situazioni cliniche già delicate e anche il forte dubbio che si voglia condizionare i dati sulla qualità della sanità toscana. La politica deve tornare ad avere rispetto dei cittadini”.