22, Marzo, 2025

San Giovanni Valdarno celebra arte e cultura con le Giornate FAI di primavera

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Per la prima volta, le Giornate FAI di Primavera arrivano a San Giovanni Valdarno sabato 22 e domenica 23 marzo. L’evento, organizzato dal Comune in collaborazione con il Fondo per l’Ambiente Italiano, vedrà la partecipazione degli studenti dell’Isis Valdarno, che guideranno i visitatori alla scoperta dei luoghi d’interesse della città.

La manifestazione, giunta alla 33ª edizione, coinvolge ogni anno centinaia di città italiane, aprendo al pubblico siti di rilevanza storico-artistica spesso inaccessibili. Il 2025 segnerà inoltre il cinquantesimo anniversario della nascita del FAI, che con questa iniziativa rinnova il proprio impegno nella valorizzazione del patrimonio culturale nazionale.

A San Giovanni Valdarno, i visitatori potranno accedere a cinque luoghi simbolo della città: Palazzo d’Arnolfo con il Museo delle Terre Nuove, il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, la Basilica di Santa Maria delle Grazie, la Chiesa della Santissima Annunziata e Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea.

Le visite guidate partiranno da Palazzo d’Arnolfo e dureranno circa due ore. Sabato 22 marzo saranno disponibili dalle 16:00 alle 18:00, mentre domenica 23 si svolgeranno in due fasce orarie: dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. I musei civici rimarranno aperti con orario continuato dalle 10:00 alle 20:00, mentre il Museo della Basilica sarà accessibile dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00. Durante le due giornate, il Comune garantirà l’ingresso gratuito ai musei per i soci FAI e applicherà una tariffa ridotta per tutti i visitatori. Inoltre, saranno disponibili materiali informativi sui percorsi e sulle attrazioni della città, mentre le attività commerciali locali offriranno agevolazioni speciali ai turisti.

L’iniziativa si avvale della collaborazione degli studenti dell’Isis Valdarno, indirizzo turistico, che accompagneranno i visitatori lungo i percorsi. Affiancati dal personale dei musei e dai mediatori culturali del Comune, gli studenti svolgeranno il ruolo di guide, arricchendo l’esperienza con spiegazioni dettagliate sulla storia e il valore artistico dei luoghi visitati.

Inoltre, sabato 22 marzo, alle 16:30, sarà inaugurato il nuovo punto di accoglienza del museo Casa Masaccio, situato accanto all’ingresso principale. L’intervento, finanziato attraverso il PNRR, ha permesso di migliorare l’accessibilità della struttura grazie all’installazione di un montascale, rendendo così il museo più inclusivo. Il nuovo spazio offrirà informazioni sulle esposizioni e consentirà una migliore organizzazione delle visite.

L’evento sarà arricchito da diverse iniziative collaterali. Sabato 22 marzo, alle 17:30, la Casa della Cultura Palomar ospiterà la presentazione del libro Non c’è due senza uno. Nel lavoro ogni passo conta di Gianmarco Guerrini, nell’ambito della rassegna Le Piazze del Sapere di Marzo. Alla stessa ora, il circolo ACLI di via Roma accoglierà una lezione-concerto organizzata dall’Accademia Musicale Valdarnese. Alle 21:15, nella sala La Nonziata, si terrà un incontro del ciclo di conferenze dell’Associazione Archeosofica sul tema Gli scopi della musica. Per gli appassionati di cinema, il Masaccio d’Essai proporrà la proiezione del film Il nibbio di Alessandro Tonda, in programma sabato 22 marzo alle 21:30 e domenica 23 marzo con doppia proiezione alle 16:30 e alle 21:30.

Una soddisfazione – le parole del sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi – che il FAI della provincia di Arezzo abbia scelto San Giovanni Valdarno per le Giornate Fai di Primavera. Per i prossimi 22 e 23 marzo ci aspettiamo che arrivino in città tante persone anche da fuori provincia curiosi di scoprire i tanti e preziosi beni artistici che conserviamo e custodiamo. Saranno ad accoglierli delle guide speciali, gli studenti dell’indirizzo turistico dell’isis Valdarno e per questo ringrazio la dirigente scolastica Lucia Bacci e i docenti che hanno formato e preparato i ragazzi e le ragazze per questa occasione. Un grazie doveroso al FAI, agli uffici del Comune che hanno lavorato con impegno perché queste giornate possano svolgersi nel miglior modo possibile, ai direttori e al personale del Museo delle Terre Nuove, di Casa Masaccio, del Museo della Basilica e alle suore agostiniane che, per l’occasione, aprono la chiesa della Santissima Annunziata. Inoltre sabato 22 alle 16,30 inaugureremo il nuovo punto d’accoglienza di Casa Masaccio realizzato grazie al fondo Pnrr per l’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali. Dopo gli interventi a Palazzo d’Arnolfo siamo felici di questo ulteriore passo per rendere i nostri musei accessibili e inclusivi con l’acquisizione, da parte del Comune, di uno spazio da sempre legato al nostro museo di arte contemporanea”.

“Questa città – ha aggiunto Luigina Lomi, capo delegazione FAI Arezzo e provincia – ha davvero tanto da offrire e sono sicura sarà una scoperta piacevole ed entusiasmante per tutti i visitatori. San Giovanni Valdarno è un autentico scrigno di tesori artistici e culturali, che raccontano la storia e l’identità del nostro territorio. Grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale e alla straordinaria collaborazione con l’Isis Valdarno, i visitatori avranno l’opportunità di vivere un’esperienza unica. Le Giornate FAI di Primavera rappresentano un momento speciale per riscoprire il patrimonio artistico e paesaggistico del nostro Paese, ma anche un’occasione per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della tutela e della valorizzazione dei beni culturali”.

“Gli studenti e le studentesse delle classi seconda e terza dell’indirizzo turistico dell’Isis Valdarno, approfonditamente preparati dalla professoressa Liletta Fornasari, saranno dei provetti ciceroni e accompagneranno i visitatori nei percorsi scelti. Ho accolto con piacere – ha dichiarato Lucia Bacci, dirigente scolastica dell’Isis Valdarno – la proposta del Fai e dell’Amministrazione comunale perché per la scuola è, senza dubbio, un progetto importante e di grande valore che permetterà ai nostri ragazzi di cimentarsi con la storia dell’arte. Come dirigente scolastica, ne sono davvero entusiasta”.

 

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