“Scopriamo il Soccorso”, l’iniziativa organizzata dalla Misericordia di San Giovanni in collaborazione con la Asl Toscana sud est e l’Ufficio scolastico probvinciale, ha preso il via alle 8.00 in piazza Cavour. Una mattina dedicata al sistema dell’emergenza 118 alla quale hanno preso parte, oltre al personale sanitario, anche i vigili del fuoco e forze dell’ordine, spesso chiamati ad intervenire insieme agli operatori del 118.
Gli studenti delle scuole del territorio, dalle scuole dell’infanzia fino alle superiori, e i cittadini hanno potuto conoscere da vicino come funziona la catena dell’emergenza, dalla chiamata al 112 fino all’arrivo in Pronto Soccorso, attraverso stand interattivi e dimostrazioni pratiche a cura dei principali attori della rete dell’emergenza – operatori del 118, forze dell’ordine, vigili del fuoco, infermieri e personale sanitario – scoprendo il lavoro di squadra che ogni giorno consente di gestire le urgenze in modo efficace e coordinato.
L’obiettivo dell’iniziativa era avvicinare alla cultura del primo soccorso e dell’emergenza sanitaria, promuovendo la conoscenza del sistema di risposta alle emergenze e rafforzando la collaborazione tra istituzioni, volontariato e cittadinanza.
Simone Nocentini, direttore Centrale operativa del 118 Arezzo: “La giornata di stamani ha la caratteristica di spiegare ai cittadini e agli studenti delle scuole, che collaborano sempre con noi in maniera efficace, quello che accade dopo che il cittadino ha composto il 112, che è il numero unico dell’emergenza, quali sono tutti gli attori della macchina del soccorso, a partire dalla centrale 112 regionale che si trova a Firenze che passa la chiamata alla centrale del 118 di riferimento territoriale, in questo caso quella quella di Arezzo, attivando così i mezzi di soccorso, in primis le associazioni di volontariato e l’intervento dei sanitari quando necessario con l’auto medica piuttosto che con altri mezzi, per poi arrivare al pronto soccorso. Quindi il cittadino e gli studenti hanno modo di capire cosa si muove dopo una loro chiamata e responsabilizzarsi anche sull’appropriatezza non solo della chiamata da fare ma anche proprio della macchina del soccorso e delle risorse che vengono attivate”.
Massimo Cigolini, Governatore Misericordia di San Giovanni: ” L’iniziativa si ritiene sia necessaria e importante per sensibilizzare quello che è il pronto soccorso, la catena del pronto soccorso, dalla telefonata al 112 fino all’arrivo all’ambulanza, automedica, forze dell’ordine e infine il pronto soccorso. Quindi l’obiettivo è quello proprio di dare un segnale chiaro su quella che è la catena del soccorso, perché i cittadini e le scuole si rendano conto di quella che è, con i vari attori, l’importanza appunto del percorso di soccorso d’emergenza. Ecco qui accanto ci sono anche i manichini per esercitarsi per il massaggio cardiaco e l’utilizzo dei defibrillatori che spesso salva la vita”.
“La copertura dei defibrillatori la stiamo appunto iniziando a mappare, anche se comunque è già stata avanzata una mappatura e l’obiettivo è quello appunto di sensibilizzare il più possibile la cittadinanza all’uso di questi apparecchi necessari per la rianimazione. San Giovanni e la sezione di Cavriglia a metà novembre inaugureranno due ambulanze, un mezzo di soccorso per il trasporto sanitario dei pazienti e un mezzo sociale a nove posti, sempre per il trasporto pazienti”.
Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni: “La Misericordia rappresenta sicuramente un importante aggiunto per il comune di San Giovanni. E’ riuscita ad organizzare davvero un’iniziativa importante in collaborazione con l’ASL Toscana Sud Est e poi anche con le scuole del nostro territorio. Questa mattina i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado del comune di San Giovanni Valdarno sono qui in turni di rotazione e si renderanno conto di come si costruisce anche un intervento di primo soccorso, dalla telefonata al numero dedicato fino proprio all’intervento effettivo. Una mattinata importante, formativa che credo possa essere utile a questi ragazzi, potrebbero anche loro trovarsi in una circostanza difficile”.
“Il 112 è un numero potente, perché può attivare, in un solo gesto, forze dell’ordine, vigili del fuoco, soccorso sanitario – ha aggiunto il Dottor Alessio Lubrani, Direttore NUE 112 Regione Toscana – Quando lo si compone, in Toscana si attiva la Centrale Unica di risposta più grande d’Italia, che prende in carico la chiamata, individua il tipo di emergenza e trasferisce alle centrali operative di secondo livello, che poi gestiranno l’intervento. È quindi molto importante non solo che tutti i cittadini, fin da giovani, lo conoscano, ma anche che sappiano quale macchina complessa e altamente specializzata ogni chiamata mette in moto. Giornate come quella di oggi sono molto utili per mostrare tutto questo e sono possibili grazie alla forte intesa che c’è tra le forze in gioco, tra tutte la Misericordia e l’Area Dipartimentale Emergenza Territoriale 118 dell’ASL Toscana sud est con il Dottor Nocentini e tutto il suo staff, che ne rendono possibile l’organizzazione”.
“Le occasioni come quelle di oggi sono molto utili per aiutare i giovani a diventare cittadini più consapevoli e attenti alla realtà che li circonda – ha sottolineato il Dottor Lorenzo Pierazzi, Provveditore agli studi di Arezzo – e forniscono loro informazioni utili per la vita di tutti i giorni. Sono molto contento che questi appuntamenti mostrino la complessità della rete dei soggetti che, sul territorio, ogni giorno sono impegnati in un compito così importante e delicato come quello del soccorso in emergenza e che i giovani abbiano potuto incontrarli e vederli in azione, mettendosi in gioco anche personalmente.”