30, Giugno, 2024

“San Giovanni e il suo futuro”: il punto sullo sviluppo della città in un convegno

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La serata è stata organizzata dal gruppo consiliare Cresce San Giovanni e dal Coordinamento delle Liste civiche Cresce San Giovanni, Sinistra per San Giovanni e Valdarno città. Sala della musica piena

San Giovanni e il suo futuro, partendo da un'analisi del suo passato e del suo presente: di questo si è parlato venerdì nella sala della musica di piazza della Libertà nell'incontro organizzato dal gruppo consiliare Cresce San Giovanni e dal Coordinamento delle Liste civiche Cresce San Giovanni, Sinistra per San Giovanni e Valdarno città. È stato il primo di una serie di incontri che verranno organizzati per confrontarsi con i cittadini, con i rappresentanti del mondo economico, delle professioni, delle associazioni e del volontariato su temi legati al rilancio della città.

Tanti gli interventi: dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, a quelli di Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato, Artigiancredito, Confindustria Toscana sud, Confapi, Unione dei giovani dottori commercialisti. Presente anche Mario Marziali, attuale consigliere comunale di Cresce San Giovanni ed ex assessore alle attività produttive del Comune.

Ha aperto e concluso l'incontro il capogruppo di Cresce San Giovanni Francesco Carbini. Dopo aver sottolineato che si sarebbe trattato del primo di una serie di dibattiti con la città e i cittadini e dopo aver ringraziato il presidente del consiglio comunale Andrea Romoli per il messaggio inviato, Carbini ha introdotto la serata.

"Vogliamo dare un segnale di rinascita e orgoglio di questa città. Quando ci presentammo alle elezioni amministrative, perse per un soffio, campeggiò il nostro manifesto "La nostra San Giovanni ieri capitale del Valdarno oggi in totale decadenza". Era un  manifesto elettorale e la totale decadenza forse non c'è mai stata però consentiteci di dire che nonostante siano passati due anni e mezzo questa città non ha certamente goduto di un risveglio che invece noi auspicavamo. C'è una crisi generale, per la prima volta il nostro paese è in deflazione e quindi sarebbe fuorviante e presuntoso dire che si può risolvere tutto da parte delle amministrazioni locali non tenendo conto di tutto ciò ma è anche vero che quando ci si assuefà al peggio poi si pensa sempre in maniera negativa. Quando si perde la fiducia anche nelle amministrazioni locali il degrado non può che aumentare".

"Stasera dunque deve essere il primo incontro di una lunga serie che servirà soprattutto ad ascoltare. Prima di fare le proposte per una città che godeva di una certa salute fino a qualche decennio fa crediamo che sia necessario mettersi tutti intorno a un tavolo, magari spogliandosi anche dei rispettivi ruoli, e cercare di trovare le soluzioni possibili. Noi vogliamo ascoltare e poi muoversi di conseguenza".

 

"Il Valdarno è un comprensorio e le recenti uscite istituzionali sugli Ato forse non sono risolutivi per il territorio: chi lo ha pensato forse non ha tenuto conto delle varie realtà territoriali. Bisogna dunque reiniziare a pianificare meglio cominciando dai territori. Nel nostro Valdarno ognuno ha fatto la propria zona industriale, artigianale, i suoi supermercati anche di quartiere. Su questo andrà fatta una riflessione: non funziona più questo sistema, sta implodendo. Negli ultimi anni, poi, c'è stata l'esplosione degli outlet che sapete benissimo hanno depauperato i nostri centri storici e lo si è visto soprattutto nei piccoli centri. Crediamo che anche su questo bisognerà riflettere". 

 

Carbini ha poi continuato ricordando che San Giovanni si è caratterizzata come industriale, ha sottolineato l'importanza del turismo, del centro storico e ha evidenziato la necessità di incentivi per le ristrutturazioni e l'occupazione. Per quanto riguarda l'area di Sant'Andrea, nata con vocazione industriale, mai decollata, il capogruppo di Cresce San Giovanni auspica la sua trasformazione in artigianale.

I tanti interventi della serata sono serviti per fare il punto sul passato e sul presente di San Giovanni e per trovare la soluzione più giusta per rilanciarla. Una soluzione che potrà essere trovata dopo aver ascoltato tutte le categorie e le realtà della città. Al termine di tutti gli incontri sarà tratto una sorta di bilancio che possa fornire gli strumenti per ridisegnare la San Giovanni del futuro.

 

 

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