Il film del valdarnese Alberto Tempi è girato prevalentemente in zona ed è stato realizzato grazie alla sinergia di altre personalità del luogo. Dopo Lucca la presentazione al Valdarno Cinema Fedic dove Tempi ha già vinto due concorsi
C'è il Valdarno, con i suoi personaggi, le sue tradizioni, la sua storia e le sue emozioni, in “Rosso dal vetro”, l'opera di Alberto Tempi che, dopo aver riscosso molti riconoscimenti, partecipa in anteprima nazionale al Lucca Film Festival nella sezione fuori concorso. Il film, frutto di una produzione autonoma, non solo è girato quasi interamente in Valdarno ma si è avvalso anche di tante competenze del territorio che dalla sceneggiatura alla fotografia ne hanno disegnato l'anima.
Si tratta della storia di un prete che a un certo punto della propria vita, in un momento di smarrimento, inizia a porsi alcune domande sulla sua fede. Ma forse definirla semplicemente storia non è dare al film il giusto riconoscimento. È lo stesso autore Alberto Tempi a parlare dell'opera la cui idea è nata negli anni '90 e che dopo una lunga pausa è stata ripresa e riadattata.
“Rosso dal vetro: perchè tutto nasce da un vetro rosso – afferma l'autore – L'idea di questa storia è venuta tantissimi anni fa mentre guardavo attraverso un vetro rosso cardinale che era nella porta del mio bagno a Rendola. Da questa immagine nacque la storia di un prete che conduceva una vita abbastanza inusuale. Nel corso degli anni è diventata un'altra cosa. Nelle prime bozze della sceneggiatura la parte doveva essere interpretata da Marco Melani: gli era piaciuta e aveva contribuito anche con qualche idea alla caratterizzazione del personaggio. Poi lui purtroppo se ne andò di lì a poco nel 1996 e la storia è rimasta nel cassetto per tanti anni. Perdite e assenze nel corso della mia vita hanno risvegliato in me il bisogno di riprendere in mano questa storia. Il dolore l'ha riportata in auge e l'ha cambiata in una storia più personale, più aderente al momento biografico della mia esistenza”
Un'opera valdarnese a cominciare dal suo autore Alberto Tempi. Ma del Valdarno sono anche gli attori, Massimo Currò e Tiberio Fuccini, quest'ultimo purtroppo non più in vita da pochi anni.
“Massimo Currò in Valdarno è conosciuto per le sue capacità. Tiberio Fuccini, bel personaggio valdarnese legato alla memoria della mia adolescenza ed esperienza di vita. Sono le due facce dello stesso personaggio, uno più angelico e l'altro più terreno”, sottolinea Alberto Termpi che poi ricorda anche Beatrice Salazar e Marian Schudt. Ma sono valdarnesi anche Alessandro e Antonio Tempi, e Deborah Romei che insieme ad Alberto hanno curato la sceneggiatura e Ivan Rossi che, invece, si è occupato della fotografia.
Alberto Tempi parla ancora del film: “È un film sperimentale e personale che però coinvolge lo spettatore sotto il profilo emozionale. È un'esperienza più emotiva che narrativa, tocca le corde dell'animo umano”. E mentre ringrazia tutti coloro che collaborando hanno permesso la realizzazione del film, Tempi annuncia anche un altro film.
Martedì 5 aprile "Rosso dal vetro", dunque, verrà presentato al Lucca Film Festival in anteprima nazionale fuori concorso. “È un Festival tra i più interessanti a livello nazionale, dopo i colossi di Venezia e Roma. Il film è stato visto dagli organizzatori che poi hanno deciso di inserirlo non nella sezione concorsi ma in un evento speciale come anteprima italiana. È stata una sorpresa anche per me. La cosa mi riempe di soddisfazione e di orgoglio”.
Dopo l'evento di Lucca “Rosso dal vetro” parteciperà anche a Valdarno Cinema Fedic a San Giovanni, dove Alberto Tempi ha vinto due volte. Per il cortometraggio “Corso Italia” su Mario Staccioli, realizzato nel 1996 ma presentato due anni fa, vinse il Marzocco d'oro.
L'opera di Tempi ha avuto sinora importanti estimatori a cominciare dal regista Bernardo Bertolucci con il quale ha girato un cortometraggio – intervista insieme a Enrico Ghezzi, presentato a San Giovanni l'anno scorso. A Bertolucci fu tributato il Premio Marco Melani. (il video su youtube)
Infine il film è stato selezionato per il New York City International Film Festival, che si tiene dal 25 al 29 aprile, per il Near Nazareth Festival (19 – 31 maggio) di Afula (Israele) ed per il Machakos Film Festival – MFF di Nairobi in Kenya, nerl mese di giugno.