19, Novembre, 2024

Rischio idraulico: procedura semplificata per gli interventi. Giulia Mugnai da Rossi: “A Figline e Incisa l’intervento più oneroso”

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Il presidente della Regione Rossi ha incontrato i sindaci dei Comuni che hanno fatto i conti con il rischio idraulico ed interessati dalle opere per la messa in sicurezza del territorio. Presente anche Giulia Mugnai che sottolinea: “Noi partecipiamo con l’intervento più oneroso nella Provincia di Firenze: più di 3 milioni di euro per l’arginatura e la compensazione del Ponterosso e del Cesto. L’obiettivo è fare presto”. Il Governatore invita invece gli enti locali a sforare il Patto di Stabilità per la sicurezza idrogeologica

Dopo i fatti di Carrara, la Regione cerca di accelerare per la messa in sicurezza del territorio toscano. Questa mattina il presidente Enrico Rossi – pronto ad essere ricandidato governatore alle prossime elezioni – ha incontrato i sindaci dei Comuni interessati dalle opere. Obiettivo fare presto.

Presente anche il sindaco di Figline e Incisa, Giulia Mugnai che sottolinea: "Una mattinata insieme al Presidente Rossi e ad altri sindaci della Toscana per parlare di interventi per la mitigazione del rischio idraulico. Grazie allo #sbloccaItalia e ai poteri conferiti dal Consiglio regionale al Presidente come Commissario Straordinario, potremo realizzare opere con una procedura semplificata e più rapida".

"Noi -prosegue Giulia Mugnai – partecipiamo con l'intervento più oneroso nella Provincia di Firenze: più di 3 milioni di euro per l’arginatura e la compensazione del Ponterosso e del Cesto. L'obiettivo è di fare presto, perché piangere a danno avvenuto non serve a nessuno. Una battaglia da fare insieme alla Regione, contro la burocrazia opprimente di questo nostro Paese che deve correre e non rimanere al palo".

Da parte sua, il presidente Enrico Rossi nel pomeriggio è tornato alla carica, sul sito dell'Huffington Post, porgendo ufficialmente le scuse per quanto avvenuto a Carrara, ritenendo giuste le proteste dei cittadini, e rilanciando: "Abbiamo deciso di investire 50 milioni "fuori patto" a partire dal 2015, per il completamento delle opere di bonifica e per prevenire il dissesto idrogeologico. 50 milioni che vogliamo tenere fuori dal 'fiscal compact'. Ci assumiamo il rischio delle sanzioni, ma siamo certi che è di vitale importanza procedere in questo modo. Per il corpo e per la salute dei cittadini, ma anche per la democrazia e per lo Stato".

"Sarebbe giusto – conclude Rossi sul sito internet – se tutti gli enti locali italiani potessero far lo stesso. Avremmo oltre un miliardo di euro da spendere per mettere in sicurezza il territorio. Sarebbe una nemesi e una vergogna ulteriore se l'Europa dell'austerità e dell'egoismo tedesco ci lasciasse morire affogati per Maastricht, oltre che per le nostre inconfessabili colpe".
 
 

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