Il Comitato Democrazia Costituzionale del Valdarno aretino e fiorentino interviene sulla raccolta firme su due quesiti referendari riguardanti la legge elettorale Italicum e sulla riforma Renzi-Boschi che verrà sottoposta a voto popolare il prossimo ottobre
Un confronto pubblico in modo da informare i cittadini del Valdarno sulle due posizioni in vista del referendum di ottobre sulla legge di riforma costituzionale. A chiederlo è il Comitato di Democrazia Costituzionale del Valdarno Fiorentino e Aretino, che fa il punto sul risultato ottenuto attraverso il lavoro dei volontari impegnati nelle raccolte firme.
Sono 1.100 i cittadini del Valdarno che hanno richiesto la consultazione referendaria per abrogare i capolista bloccati e il premio di maggioranza previsti nell’Italicum, anche se il quorum nazionale di 500.000 firme necessarie per indire i referendum non è stato raggiunto.
E sono sempre 1.100 le firme apposte sul quesito referendario riguardante la riforma costituzionale, su cui gli italiani saranno chiamati ad esprimersi il prossimo ottobre. "Mentre confermiamo il nostro sostegno ai comitati per il No sorti nelle ultime settimane in tutto il Valdarno, intendiamo porre all’attenzione dei cittadini le ragioni che ci vedono contrari a questa pseudo “riforma” che, non tagliando i costi della politica e non semplificando il processo legislativo, riduce sostanzialmente la sovranità popolare".
"Per queste ragioni, e in nome della democrazia, auspichiamo di poterci confrontare attraverso dibattiti pubblici con i comitati per il Sì affinché gli elettori ricevano una compiuta informazione su un tema di fondamentale importanza quale è la nostra Carta Costituzionale".