Dopo il consiglio comunale la Lista civica torna sull’argomento rifiuti. “Abbiamo combattuto sul campo l’ennesimo atto teso a favorire il privato nella gestione dei rifiuti”
Sui patti parasociali e i rifiuti insorge la lista civica Terranuova in Comune dopo il consiglio comunale.
"L'approvazione del rinnovo dei patti parasociali tra il socio pubblico di maggioranza di Csai impianti di Podere Rota, il Comune di Terranuova che detiene il 43,5% delle quote ,e il socio privato, la Società Toscana Ambiente (Sta) con il 40%, è preoccupante. Si conferma la distanza dal bene comune e dal cittadino. Al punto 5 del suddetto documento viene disciplinato il diritto di prelazione delle azioni. La maggioranza ha votato a favore che, qualora il socio privato Sta, gestore dell’impianto di Podere Rota, intenda alienare le proprie quote societarie, il Comune si impegna a non esercitare il diritto di prelazione, se queste vengono cedute a soggetti pubblici o privati in possesso delle competenze e tecnologie necessarie".
"Dove vogliamo arrivare? La parte pubblica che rinuncia alla prelazione a vantaggio di terzi? E di chi? Non abbiamo avuto risposta, ma si conferma la subalternità del Comune al privato, più interessato al business che alla gestione ottimale dell'impianto legato anche all'annullamento dei disagi sopportati dalla popolazione. Perché il Comune che detiene, da solo, il 43,5% delle azioni non si preoccupa di acquisire le quote cedute, magari presentando un progetto di azionariato diffuso per i cittadini? Forse perché si tratta di STA, composta da: Unieco, La Castelnuovese, Banca Etruria, Cooplat e Monte dei Paschi? È bene ricordare che sono gli stessi soci privati che gestiscono Sei Toscana e che ritroviamo in altre società, tra le quali anche TB Spa (con il 58,8%) e che formano quel complesso sistema di "scatole cinesi" sulla gestione dei rifiuti in Toscana".
Terranuova in Comune conclude: "Non vorremmo che, proprio in accordo tra il socio privato e il Comune di Terranuova, il terzo beneficiario fosse proprio Sei Toscana. Così il cerchio si chiuderebbe, oltrepassando, a nostro giudizio, quel sottile limite sul presunto conflitto di interessi per il ruolo che ricopre il sindaco di Terranuova, dipendente di Sei Toscana. Staremo a vedere. E’ particolare che il sindaco di Terranuova intervenga sempre molto poco sui rifiuti, e anche stavolta nella discussione, ci sembra, abbia mandato avanti il suo vice. Non in prospettiva, ma in concreto, i patti parasociali stabiliscono che il Comune nomini il Presidente di Csai impianti, e il socio privato nomini l'Amministratore delegato. Altra inspiegabile subalternità del pubblico nei confronti del privato".