18, Novembre, 2024

Rifiuti abbandonati e bruciati: i carabinieri forestali denunciano due persone

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L’operazione condotta dai carabinieri forestali della stazione di Figline e Incisa Valdarno con il supporto della Polizia Municipale sempre di Figline e Incisa Valdarno

Rifiuti abbandonati e in parte bruciati sono stati ritrovati, in un terreno incolto recintato di Carresi, dai carabinieri forestali della stazione di Figline e Incisa Valdarno intervenuti sul posto con il supporto della polizia municipale sempre di Figline e Incisa Valdarno. A richiedere i controlli sono stati alcuni cittadini della zona. I militari hanno trovato, tra le altre cose, la carcassa distrutta dal fuoco di un frigorifero dotato di motore elettrico ed accessori vari, resti di combustione di mobili in legno, di residui vegetali e di pannelli in legno e un cumulo di onduline in fibrocemento la cui presenza di amianto è in fase di accertamento.

I carabinieri hanno accertato che la responsabilità del deposito incontrollato di rifiuti è dell’ex affittuario del fondo, deceduto nel 2018, mentre quella delle combustioni illecite di rifiuti, a due persone: il proprietario del terreno, che secondo i militari ha dato materialmente fuoco a rifiuti speciali non pericolosi, depositati in maniera incontrollata sul suolo, e colui che ha la disponibilità e l’uso del terreno, dipendente di una Azienda agricola vivaistica, che ha bruciato rifiuti speciali ed urbani pericolosi e non pericolosi abbandonati.

Sono state elevate inoltre due sanzioni amministrative a carico di due persone dipendenti della Azienda agricola vivaistica, per aver eseguito degli abbruciamenti di residui vegetali dal 1° al 5 aprile 2019, in periodo definito a rischio di incendio boschivo, in base a quanto stabilito dalla Regione Toscana.

"Dare fuoco ai rifiuti abbandonati è una condotta criminosa che, se pur non ancora a livelli di emergenza sociale, è aumentata negli ultimi anni anche in Toscana – affermano i carabinieri forestali – Tale prassi desta preoccupazione nella misura in cui diventa una modalità di smaltimento di rifiuti da parte non solo di privati incauti o sprovveduti ma di ditte che trattano ingenti quantitativi di materiali, pericolosi e non, considerati gli effetti nocivi a breve e lungo termine che generano per l’ambiente".

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