I due consiglieri di Avanti Montevarchi tornano sulla questione del macchinario per i tamponi e sulla Asp
Paolo Ricci e Fabio Camiciottoli, consiglieri di Avanti Montevarchi, tornano sulla questione del macchinario per i tamponi "Vita-PCR Menarini" regalato tramite una raccolta di fondi all'ospedale e che non ha superato le prove di validazione e la situazione della Asp.
"Il Sindaco Chiassai-Martini ha fatto dell’esposizione mediatica la propria caratteristica politica. Chiacchiere, fotografie, accuse ma poco governo delle cose. La vicenda del macchinario sui tamponi è esemplificativa: ella ha forzato la mano per comprare un macchinario con i soldi dei cittadini di Montevarchi per qualcosa che, al momento, è ritenuto inadatto dalla struttura cui lei lo ha “donato” tra squilli di tromba e applausi della solita corte. Con il risultato che adesso ci troviamo nella spiacevole situazione di aver vanificato lo sforzo di solidarietà di tanti montevarchini, cui va il nostro riconoscimento e apprezzamento. Dopo aver accusato in malo modo il Presidente della Regione Enrico Rossi di averle copiato l’idea, si è messa ad alzare il solito polverone dando la responsabilità a destra e a manca. Bene Sindaco questa idea è stata la sua, ne siamo convinti tutti. Adesso veda lei il da farsi e invece di cercare il nemico di turno spieghi, più che a noi ai cittadini, le scelte che ha compiuto".
"La vicenda della Casa di Riposo è un’ altra questione esemplificativa. Il 20 marzo, mentre scoppia la questione COVID-19 a Bucine Il Sindaco Chiassai elogia ai quattro venti il proprio operato, quello del Consiglio d’Amministrazione della ASP di Montevarchi e della Cooperativa; dopo pochi giorni, quando la situazione COVID-19 a Montevarchi è diventata fuori controllo, passa ad accusare pubblicamente la Regione, la ASL e la cooperativa facendo addirittura un esposto alla Magistratura".
"Il Consiglio comunale straordinario, chiesto a gran voce dalla minoranza, è stato due giorni a discutere senza riuscire a produrre un documento di sintesi. L’unico atto presentato da una parte delle minoranze è stato sdegnosamente bocciato senza motivazione dal Sindaco e da una maggioranza inerte. Per loro, evidentemente, alla Casa di Riposo è andato e va tutto bene; la responsabilità di quello che è successo è sempre di altri; che il Sindaco abbia, di fatto, “commissariato” il CdA della ASP e che ci siano state, quantomeno, delle sottovalutazioni e delle intempestività nella gestione dell’emergenza è un fenomeno secondario; come parrebbe secondario che il braccio di ferro tra la ASL e il Sindaco abbia prodotto effetti negativi nella gestione dell’emergenza".
Ricci e Camiciottoli concludono: "Quello che appare chiaro è che il Sindaco rimane in campagna elettorale perenne ma, a volte, l’eccessiva esposizione mediatica e la continua rissosità contro tutto e contro tutti dipingendo un mondo di sabotatori, alla lunga, può diventare controproducente. Purtroppo, da questo modo di fare rischia di rimetterci non solo Chiassai Martini ma l’intera città di Montevarchi".