Il candidato del Centrodestra interviene sulla vicenda che ha visto coinvolto il responsabile dell’ufficio anagrafe – stato civile sulle residenza concesse a brasiliani, indagato dalla Procura di Firenze
Il candidato del Centrodestra per Rignano, Mario Cinque, interviene sulla vicenda che ha visto coinvolto il responsabile dell'ufficio anagrafe – stato civile, sulle residenze concesse a brasiliani, indagato dalla Procura di Firenze e sospeso dal servizio.
"Non si è ancora dissolto l’eco dell’indagine sulla vicenda CONSIP che ha sconvolto il quieto vivere del paese, che già i magistrati della Procura di Firenze sono al lavoro per fare luce su un’altra vicenda dai contorni, diciamo così, poco chiari. Pare che fosse piuttosto semplice e rapido ottenere la cittadinanza, così pare dalle prime indagini condotte da gip e pm, tanto che è stato accusato di falso il capo dell’ufficio anagrafe e stato civile del Comune. Sempre secondo i magistrati inquirenti, pare che almeno una quarantina di brasiliani abbiano ottenuto quasi magicamente la cittadinanza dopo due mesi di residenza quasi sempre fittizia. Si ipotizza una collaborazione del solerte funzionario con una donna brasiliana, residente a Rignano, che forniva appoggio logistico e che è stata rinviata a giudizio con le stesse accuse".
"Per la difesa è un errore perché tutti i cittadini brasiliani avevano un avo italiano e quindi diritto alla cittadinanza per “iure sanguinis”. Ma questi Magistrati si stanno proprio accanendo su questo paesello, dove si parla con gli sguardi, dove tutti si lamentano ma solo tra i denti o al riparo da orecchi indiscreti. Si tratterà sicuramente di un ennesimo errore giudiziario e può darsi che il funzionario comunale sia reintegrato nel suo incarico, dal quale era stato rimosso qualche giorno fa per assegnarlo ad un altro ufficio. Gemellaggio con Rio de Janeiro, inquirenti distratti, nuovo bacino elettorale in un momento di forte crisi politica, semplice storia di lacchezzo all’italiana per arrotondare lo stipendio? Noi Italiani stiamo vedendo di tutto e non ci stupiamo più di niente, basta aspettare e vedere, forse".