Sui fatti accaduti in consiglio comunale lo scorso 6 giugno interviene anche il capogruppo FI – Udc, Roberto Renzi
Sulla vicenda della denuncia d'ufficio scattata dopo la segnalazione da parte del presidente del consiglio, Cristina Simoni, di uno spintone ricevuto, a suo dire, dall'assessore Mattia Chiosi interviene il capogruppo di FI – Udc Roberto Renzi.
"La denuncia per un presunto atto di violenza subito dalla presidente Cristina Simoni da parte di un componente della Giunta Mugnai ci fa capire che ormai stiamo veramente raschiando il fondo del barile di una consiliatura da dimenticare. Inutile narrare i fatti, sono vox populi nel nostro territorio. Caro Assessore comprendiamo che lei voglia difendersi ed abbia incaricato un legale per rappresentarla, è nel suo diritto preservare la sua integrità e la sua reputazione, che noi non vogliamo in nessun modo giudicare ne mettere in discussione, spetterà alla storia o a chi di dovere decidere. Noi possiamo solo restare dispiaciuti del suo silenzio nella seduta del 6 giugno, l’istituzione Consiglio aveva tutto il diritto ad un chiarimento".
"Ma tutto ciò oggi non è la priorità, resta ancora più di un anno al termine del mandato della Giunta Mugnai, lei è titolare alle pari opportunità, non le sembra un po’ ingombrante questa delega? Pur riconoscendole il diritto sacrosanto alla difesa ed anche al rispetto verso la sua persona, la invitiamo a riflettere, la sentenza sarebbe successiva al termine del mandato elettorale, il nostro “neonato” comune non merita di portare un peso così sino a giugno 2019. La invitiamo da cittadini e non da oppositori politici a fare un passo indietro, e togliere così il comune di Figline ed Incisa dall’imbarazzo".