Al referendum sulla durata delle concessioni per le trivellazioni in mare, Sel Valdarno Aretino sostiene il “Sì” e spiega: “Ci sono più motivi, l’obiettivo è che le concessioni tornino ad essere limitate nel tempo, come funziona per qualsiasi bene pubblico”
Referendum di domenica 17 aprile, Si-Sel Valdarno Aretino a favore del Sì. E' il coordinatore Alfonso Catone a motivare questa posizione: "Il quesito referendario riguarda la durata delle concessioni: il governo Renzi con lo Sblocca Italia ha imposto la durata illimitata delle concessioni per le trivellazioni entro le 12 miglia, ed è quantomai inusuale che un bene pubblico sia dato in mano a privati per un tempo non definito".
"In caso di vittoria del Sì – spiega Catone – le concessioni tornerebbero ad essere limitate nel tempo, come è sempre stato e come funziona per qualsiasi bene pubblico. Chi è a favore del no ,però, racconta che in caso di abrogazione della legge verrebbero persi posti di lavoro, denaro per lo Stato e indipendenza energetica. I posti di lavoro (circa 3 mila) potrebbero essere recuperati facilmente attraverso lo smantellamento delle piattaforme, che invece non verrebbe effettuato in caso di concessioni illimitata, e soprattutto con un investimento in energie rinnovabili che aumenterebbe di almeno 5 volte il numero di posti di lavoro offerti dalle trivelle".
Poi il capitolo ambientale. "Nelle cozze e nei pesci pescati vicino alle trivelle sono presenti valori superiori alla norma di metalli pesanti e idrocarburi, ma nonostante questo alcune trivelle hanno più di 40 anni e la maggior parte non ha una valutazione di impatto ambientale. Ci chiediamo allora: è davvero così importante continuare a mettere a rischio i nostri mari e puntare ancora sulle energie fossili? Questo governo, il Pd, sono davvero così collusi con le lobby che metterebbero a rischio la nostra salute per pochi spiccioli?".