La denuncia di “scarsa serietà” nell’organizzare corsi di formazione di questo tipo era arrivata ieri dai Cobas. Replica l’assessore regionale alla salute: “Nessuna spesa sostenuta dalla Asl, o dal pubblico. Neanche un minuto sottratto alla professione. Nessuna obbligatorietà a partecipare”
E' polemica sul Meeting di coordinamento organizzato da SOS Assistenza Infermieristica Firenze sud-est, rivolto a coordinatori, caposala, staff dirigenziali dei due ospedali di Ponte a Niccheri e Serristori: un appuntamento formativo che comprende anche una gita in rafting, sulla cui opportunità si erano scagliati ieri i Cobas sanità.
Oggi la replica dell'assessore regionale Stefania Saccardi: "Nessuna spesa sostenuta dalla Asl, o più in generale dal pubblico. Neanche un minuto sottratto alla professione. Nessuna obbligatorietà a partecipare". Poi aggiunge: "Per i prossimi 7 e 8 giugno è stato organizzato dal direttore infermieristico SoS Sud Est un meeting di coordinamento rivolto ai coordinatori e alle posizioni organizzative della struttura: nessun manager dunque è interessato. Si tratta di un'iniziativa inserita nello specifico piano di formazione che ogni azienda sanitaria deve preparare: è una giornata a partecipazione obbligatoria i cui docenti sono interni all'azienda e pertanto non remunerati. Quindi una giornata che non costa niente al sistema pubblico".
"Una legge dello stato italiano – continua Saccardi – sancisce infatti l'obbligo per gli operatori sanitari di formarsi in maniera permanente per mantenere le loro competenze adeguate ai bisogni dei cittadini e alla complessità dell'organizzazione. Questo corso si inserisce proprio in questo contesto. La prima giornata affronta il tema della comunicazione, della sua importanza, delle sue modalità e di quanto questo sia fondamentale per migliorare i percorsi di cura e i processi di lavoro".
"A completamento di questa iniziativa, che è in aula, e quindi teorica, è stata organizzata una seconda giornata non obbligatoria e quindi non nel piano della formazione, che è in outdoor, ovvero fuori dalle mura dell'azienda, in uno scenario che consenta di sperimentare in prima persona è in team quanto appreso. Vengono svolte attività che permettano di fare esperienza diretta di quanto appreso, in luoghi diversi e possibilmente distanti dalla realtà aziendale. Sono metodologie che le grandi aziende da anni conoscono, applicano e apprezzano. Nel caso specifico si è pensato di organizzare una prova di rafting come metodo adatto a sviluppare la comunicazione in situazioni difficili ed impreviste, il senso di appartenenza a un team e la convergenza verso un obiettivo; mettendo in campo ognuno le proprie capacità, esperienze, attitudini".
L'assessore regionale chiude precisando: "È però fondamentale chiarire che questa seconda giornata viene svolta non in orario di lavoro, ma in ferie; la partecipazione è facoltativa; il costo di tutta l'attività, compreso l'eventuale soggiorno, è a totale carico dei partecipanti".