24, Luglio, 2024

Qualità dell’aria in Valdarno: nel 2023 i dati peggiori rilevati nei mesi di febbraio e dicembre

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Nel corso dell’anno che si è appena concluso la qualità dell’aria che si respira in Valdarno è rimasta, in media, quasi sempre sotto gli indici previsti dalla legge per quanto riguarda, in particolare, la concentrazione delle polveri sottili. A dirlo sono i dati registrati dalle centraline di Arpat: quella principale, che fa parte della rete regionale di rilevamento, è situata a Figline, all’interno del centro abitato, nei pressi della locale caserma dei Carabinieri.

Questa centralina ha registrato nel 2023 solo 5 superamenti giornalieri dei limiti di Pm10 nell’aria: sono avvenuto tutti a febbraio (il 1, 15 e 16) e a dicembre (il 20 e 21). E proprio a dicembre il dato ha toccato il punto più alto, con 68 µg/m³ di media giornaliera, quando il limite di legge è fissato a 50 µg/m³ come media giornaliera.

Ci sono altre due centraline che vigilano sull’aria del Valdarno, entrambe appartengono ad Enel ma sono state inserite, da alcuni anni, nella rete delle stazioni provinciali di cui Arpat raccoglie i dati. Una si trova a Castelnuovo dei Sabbioni e, proprio in considerazione della sua posizione, non ha rilevato sforamenti nel corso del 2023; l’altra invece è a San Giovanni, nei pressi di viale Gramsci, e i suoi dati sono leggermente peggiori di quella di Figline.

A San Giovanni infatti sono stati rilevati 8 superamenti dei limiti di Pm10 nell’aria, concentrati anche in questo caso a febbraio (il 1 e il 15) a dicembre (nei giorni 18, 19 20 e 21) ma anche a luglio (il 12 e il 24 luglio per la precisione).

Da notare che questa centralina, a differenza di quella di Figline, rileva anche i dati relativi al Pm2.5, le cosiddette polveri ultrafini, particolarmente pericolose perché possono essere respirate e spingersi nella parte più profonda dell’apparato, fino a raggiungere i bronchi. In questo caso però la norma prevede che non si debba superare un valore limite medio annuale (25 µg/m³) e non giornaliero. Nei mesi di gennaio, febbraio, luglio e soprattutto a dicembre i valori di Pm2.5 hanno toccato anche quota 60 µg/m³, ma la media annuale è stata comunque rispettata.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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