L’Unione sindacale di base ha indetto uno sciopero che riguarderà gli addetti al settore commerciale e degli sportelli al pubblico. Disagi possibili anche all’ufficio di San Giovanni
Entreranno in sciopero lunedì 19 settembre, tra le 8 e le 10, gli addetti del settore commerciale e degli sportelli al pubblico di Publiacqua: una mobilitazione promossa dall'USB, per protestare contro condizioni lavorative difficili, carenza di organico e disservizi. E a questo sciopero, che fa seguito a quello di luglio, ne seguiranno altri a ottobre e novembre, preannuncia l'Unione Sindacale di Base.
In queste ore i rappresentanti sindacali, insieme agli attivisti dei Movimenti per l'Acqua, stanno distribuendo volantini di fronte agli sportelli al pubblico, compreso quello di San Giovanni, per sensibilizzare i cittadini alle ragioni dello sciopero. "Vogliamo dire basta ad una Publiacqua SpA impegnata, con veemente voracità, a produrre solo profitti milionari sul Bene Comune Acqua, calpestando diritti e dignità dei lavoratori e degli utenti, facendo pagare le bollette tra le più care d’Italia".
Tra le richieste dei lavoratori che si preparano allo sciopero: "L'incremento degli organici al commerciale, in particolare personale di sportello al pubblico; protestiamo contro una carenza di personale che si riflette negativamente sull’utenza con lunghe attese e disservizi. La Direzione Aziendale, di fronte all’insufficienza di personale, non può pensare di cavarsela pubblicizzando App da Smartphone miracolose". L'USB protesta anche contro "il massiccio rigetto di domande di accesso al part-time, penalizzando in particolare lavoratrici del commerciale con problemi di lavoro, di cura familiare e di salute".
La rappresentanza sindacale chiede anche "l’istituzione, negli Sportelli al pubblico, di un servizio permanente di vigilanza con guardie giurate per salvaguardare gli operatori da aggressioni e furti"; e l'istituzione "di un addetto alla portineria e all'accoglienza negli sportelli di Firenze, di San Giovanni Valdarno, Borgo San Lorenzo, Pistoia e San Casciano Val di Pesa". Infine, aspre critiche dell'USB su aspetti legati "all’Appaltone e relativi Sub-Appalti Attività Operative; Appalti aggiudicati con il massimo ribasso; Peggioramento del servizio Numero Verde, esternalizzato con una impresa appaltatrice che farebbe ricorso massiccio a interinali e contratti precari; Continue segnalazioni di utenti che non si vedono recapitare le bollette al proprio domicilio".