05, Luglio, 2024

Protezione civile del Valdarno fiorentino, nel 2016 al lavoro su 61 allerte meteo e 7 emergenze

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Il bilancio dell’anno del Centro intercomunale Arno sud-est, che riunisce i Comuni di Bagno a Ripoli, Figline e Incisa e Rignano. Ecco tutti gli interventi effettuati, compreso il supporto alle operazioni post-terremoto nel Centro Italia

Sono state 61 le allerte meteo che nel corso del 2016 hanno interessato il Valdarno fiorentino, gestite dal Centro intercomunale Arno sud-est, il servizio associato di Protezione civile che riunisce i comuni di Figline e Incisa, Bagno a Ripoli e Rignano.

A questo si sommano anche 7 emergenze: due frane e un incendio di appartamento con evacuazione a Figline e Incisa, avvenuto a febbraio 2016; il nubifragio di Bagno a Ripoli dell'8 giugno; il sostegno diretto alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto del 24 agosto; l'allerta arancio sul territorio intercomunale; la collaborazione con i Vigili del Fuoco all'intervento di emergenza a seguito dell'esplosione della villetta di Villamagna del 17 novembre, a Bagno a Ripoli. 

Oltre alle attività operative, il Centro intercomunale di protezione civile si è occupato anche di pianificazione, di sviluppare la rete di allerta anche via sms, di organizzaere occasioni di informazione nelle scuole e comunicazione, mentre a marzo scorso ha organizzato una esercitazione di emergenza, con l'evacuazione di due residenze sanitarie assistite, una a Bagno a Ripoli e una a Figline, insieme a 115, 118 e operatori del volontariato. 

La nuova convenzione sottoscritta a dicembre scorso fra i tre comuni avrà durata quadriennale, fino a dicembre 2020. “Anche il 2016 è stato un anno di lavoro intenso e qualificato per il Centro intercomunale di Protezione civile Arno Sud-Est Fiorentino – hanno commentato i tre sindaci – un'attività a tutto tondo, perché solo così è possibile pensare di essere efficaci in tema di protezione civile: pianificare, prevenire, esercitarsi, programmare, comunicare, informare e soprattutto mantenere attivo il rapporto fra istituzioni, volontariato, cittadini e scuole. Occorrono competenza e scientificità nell'organizzazione del sistema, un forte supporto da parte delle amministrazioni convenzionate e l'efficienza e la professionalità appassionata degli addetti alla protezione civile e dei volontari”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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