La Lista che siede all’opposizione in Consiglio comunale muove critiche non solo al progetto in sé, ma anche alla maggioranza e al sindaco
Critiche della Lista Civica di Castelfranco Piandiscò dopo la presentazione pubblica del progetto per il rifacimento di piazza Vittorio Emanuele. Considerazioni dure sia nei confronti del progetto in sé, sia verso l'Amministrazione comunale e la maggioranza.
"Intanto, lunedì sera si è tenuta un'assemblea di gente arrabbiata, qualche radical chic che esporta cultura e retorica, qualche interpretazione tecnica e storica, ed una contestazione diffusa, quasi totale sulla ricostruzione della Pompa, ma nella sostanza era una resa dei conti fra delusi e duri e puri del PD", si legge nella nota della Lista Civica.
"Abbiamo visto un Sindaco bugiardo, perché ha sempre detto che i progettisti erano i tecnici liberi professionisti di Castelfranco, e poi si scopre che nessuno era stato interpellato; e anche furbastro, perché scansa il confronto nei luoghi istituzionali e fa propaganda con i soldi dei cittadini. Sfugge il confronto sulle sorti del nostro paese con l'opposizione, la trascura per concedersi a comitati improvvisati e strumentalizzati, nei circoli del Pd. E lo scontro infatti è tutto interno al suo elettorato: abbiamo visto e udito bene che i castelfranchesi, quelli che hanno creduto nella fusione, non gradiscono il "cappello" dell'amministrazione a guida piandiscoese. Sono gli stessi che spingevano per il comune unico".
"Infine quelli come noi, che eravamo contrari perché consci dei campanilismi e dei disastri, non accettano lezioni culturali da tecnici cui manca completamente ogni legame con la storia del paese, e da amministratori improvvisati che non sanno nulla di Castelfranco. Avremmo preferito uno studio fatto da tecnici di Castelfranco, sarebbe stato un segno di rispetto per chi ci vive da sempre e ci lavora".
"Noi – conclude la Lista Civica – non facciamo parte di questa gazzarra, diciamo solo che il progetto, come richiesto dal capogruppo Morbidelli, dovrà approdare in Consiglio Comunale alla prossima seduta. Intanto ci si fermi a riflettere. Anche perché, se in 5 anni arrivi all'ultimo semestre a fare queste scelte, le finanzi con gli ultimi spiccioli che sono rimasti dalla fusione e le vuoi usare per fare campagna elettorale, sapendo bene che una prossima diversa amministrazione potrebbe cambiare tutto, ammetti di non aver mai avuto un progetto per il comune unico".