28, Dicembre, 2024

Progetto parco naturale: spostamento di alcuni animali e risorse investite nel sociale

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Il progetto dell’amministrazione comunale risale al 2014. Le risorse risparmiate con il trasferimento degli animali in aree più idonee saranno investite nel settore del sociale

Da una parte alcuni animali sono stati trasferiti in luogghi più idonei per la qualità della loro vita, dall'altra le risorse così risparmiate saranno investite nel settore del sociale. Si tratta del progetto dell'amministrazione comunale di Cavriglia strettamente legato al Parco naturale e iniziato nel 2014.

In sinergia con le associazioni animaliste, a partire dalla Leal, l'amministrazione comunale di Cavriglia ha avviato dal 2014 un progetto che prevede il risanamento dell'area verde, ricollocando progressivamente gli animali in riserve naturali più idonee, che comunque fino ad oggi sono stati nutriti ed assistiti con attenzione e cura. 

"La sensibilità nei riguardi di quest'ultimi però, non è più corrispondente alle strutture che il Parco può offrire ed è giusto che per alcune specie ancora presenti a Cavriglia, si riesca ad individuare luoghi migliori nei quali vivere, nutrirsi e riprodursi. Così dallo scorso anno è iniziato un lento ma progressivo spostamento di alcuni animali verso parchi naturali dove quest'ultimi vivono e vivranno in libertà ed hanno continua assistenza".

Sono stati già portati in altro luogo, in campagna e all'aria aperta, i caproni, il pony e le caprette. In corso, invece, di avviamento il progetto che prevede lo spostamento in un Parco Belga dei macachi giapponesi, diciassette esemplari di scimmia molto evoluta, che non possono continuare a vivere in gabbie partorite da una mentalità ormai vetusta e superata.

Quanto all'orso Bruno ed al bisonte, viste le dimensioni e l'età, soprattutto del primo (38 anni) e le condizioni di salute, l'amministrazione ha stabilito di accompagnarli a miglior vita direttamente da dove si trovano adesso, altrove sarebbe difficile un loro ambientamento.

Tutta l'operazione, oltre a mettere in sicurezza gli animali, permetterà anche di risparmiare dalla gestione ordinaria circa 40mila euro all'anno che potranno essere investiti nel sociale, per attivare misure di sostegno alle persone che soffrono.

"L'obiettivo è quello dunque di avviare un percorso di valorizzazione del Parco attraverso il recupero delle aree verdi, la riqualifica della loro importanza archeologica che vede presenti nel territorio limitrofo antichi insediamenti etruschi e strade romane e il rilancio della zona seguendo nuove sensibilità nei riguardi sia della natura che degli animali, risparmiando risorse importanti da investire in un settore in piena crisi come il sociale". 

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