Questa volta l’esperienza del progetto si è svolta a Rokiskis, dove si sono ritrovati anche delegazioni da altre scuole d’Europa, in particolare dalla Svezia, l’Olanda, la Grecia, la Romania, la Germania e l’Irlanda del Nord
Esperienza in Lituania, nei giorni scorsi, per tre insegnanti e cinque studenti dell'Istituto Comprensivo di Figline. Nuova tappa del progetto Erasmus + “Little Scientists Building and Design Europe“, che permette a scuole di tutta Europa di condividere percorsi didattici e di incontrarsi per capire come funziona l'organizzazione scolastica in altri paesi.
Le insegnanti Silvia Pampaloni, Luisa Grisi e Francesca Mugnaini, sono partite insieme agli alunni Giovanni, Vittoria, Massimo, Soraya e Lorenzo, domenica 6 ottobre dall’aeroporto di Bologna, direzione Rokiskis, cittadina della Lituania che si trova a circa due ore dall’incantevole città di Vilnius. "Lì – raccontano – abbiamo incontrato i rappresentanti degli altri partners coinvolti nel progetto ovvero la Svezia, l’Olanda, la Grecia, la Romania, la Germania e l’Irlanda del Nord".
"La scuola protagonista di questo nostro scambio – racconta ancora la delegazione figlinese – si trova nel centro della città ospitante. Durante quest’esperienza unica molte sono state le attività legate alla comunicazione svolte sia a scuola che in vari luoghi della cittadinanza: la scuola, il museo, il centro culturale e vari laboratori dislocati sul territorio".
Nella scuola Lituana i bambini delle elementari iniziano le loro lezioni alle 8 e restano a scuola fino alle 14, compreso il servizio mensa; dalle 14 alle ore 17 possono restare a scuola con attività di dopo scuola. "Ogni bambino ha avuto parole di affetto per l’accoglienza ricevuta dalle famiglie ospitanti, molto gentili e disponibili hanno trattato i nostri alunni come se fossero i loro figli". E una delle studentesse figlinesi ha commentato, al suo ritorno: “Ve la consiglio un’esperienza così, ti mette alla prova e ti diverti tantissimo”.
"Viaggiare all’età di dieci anni in un paese straniero dove non si conosce la lingua e il cibo e diverso dal nostro, non è una cosa semplice – sottolineano le insegnanti – ma i nostri alunni sono stati bravi e hanno avuto un grande spirito di adattamento. Per noi maestre è stata un’esperienza unica e costruttiva per vedere una realtà totalmente diversa dalla nostra, per confrontarsi con le colleghe di altri paesi europei, per scambiarsi idee, lavori. Riteniamo questo progetto di mobilità una risorsa molto utile sia per i docenti che per i nostri alunni".
La prossima tappa sarà la Svezia nel mese di gennaio 2020, e anche in questo caso vedrà coinvolte altre insegnanti dell'Istituto Comprensivo di Figline.