Dopo 25 giorni dall’arrivo a Houston, Diego ha iniziato lo screening per la sperimentazione. Un importante passo avanti. Seconda fase a settembre. Comprensibile ansia per la sua famiglia
Il momento tanto atteso è arrivato: sono passati 25 giorni dal suo arrivo a Houston e finalmente Diego ha affrontato il primo screening necessario per essere poi sottoposto alla cura sperimentale. Il professore del Texas Children's Hospital, dopo tre ore di test, lo ha trovato un bambino forte. La seconda fase, quella decisiva, è stata programmata per il 15 settembre.
Per questo momento e per quelli che seguiranno la famiglia di Diego ha lasciato tutto e tutti e si è trasferita in Texas.
Diego, tre anni, è affetto dalla sindrome di Leigh, una malattia neurologica progressiva che interessa il sistema nervoso centrale e in particolare il tronco cerebrale e il cervelletto. L'unica possibilità di cura è quella offerta, in via sperimenrale, dall'ospedale di Houston. I genitori del piccolo sono riusciti a farlo accogliere nel gruppo di bambini che verranno sottoposti alla terapia. Prima però deve superare lo screening che sta già effettuando.
"I risultati non sono definitivi – scrivono i genitori sulla pagina Facebook "Tuttiperdiego" – ma obbiettivamente il professore è rimasto colpito dalla forza di Diego, i presupposti sono ottimi. Conquistata la seconda fase. Convocazione il 15 settembre, giorno definitivo".
E il Valdarno che si è mobilitato per Diego segue con ansia ogni fase della sua permanenza in Texas.