Al via le procedure amministrative per l’approvazione del piano strutturale di Rignano. Il sindaco Daniele Lorenzini: “E’ un piano nato dal confronto con la gente e che si basa sul recupero dei volumi esistenti, su un’attenzione particolare alle attività produttive e al mondo del lavoro così come al turismo, settore che deve essere necessariamente sviluppato”. E annuncia: “Il confronto con i cittadini proseguirà prima dell’approvazione, prevista entro l’estate”.
“Un piano strutturale nato dal confronto con la gente e che si basa sul recupero dei volumi esistenti, su un’attenzione particolare alle attività produttive e al mondo del lavoro così come al turismo, settore che deve essere necessariamente sviluppato”. Questo in sintesi il nuovo strumento urbanistico, adottato dall’amministrazione rignanese, come sottolinea il sindaco Daniele Lorenzini.
“Un piano che punta molto, se non tutto, sulla salvaguardia e sulla valorizzazione delle risorse locali, che ha l’ambizione di dare una nuova centralità a Rignano nella propria area di riferimento e non solo: la città metropolitana, il Valdarno superiore e la Val di Sieve. In particolare il nuovo piano considera il paese come la “porta” di accesso al Valdarno, per questo deve essere capace di intercettare i flussi turistici da e per Firenze. In particolar modo quelli diretti agli outlet della moda: circa 4 milioni di persone all’anno che possono essere interessate alle eccellenze e alle bellezze del nostro territorio” prosegue l’amministrazione comunale.
In questo senso acquisiscono un valore particolare non solo il capoluogo (con la stazione ferroviaria), ma anche le frazioni quale Troghi e Cellai (porta stradale) e l’area di Pian dell’Isola, opportunamente qualificata e resa polifunzionale. Inserita nel piano anche un’idrovia lungo l’Arno, un progetto unico nel suo genere, che possa fare da richiamo per i turisti. Allo stesso tempo è stata ipotizzata la realizzazione di una struttura polifunzionale collegata all’autostrada nella ex Montecchi di Troghi, che possa ospitare e valorizzare i prodotti locali e il settore della ristorazione.
Per quanto riguarda le strutture, il sindaco Lorenzini sottolinea: “Alle attività produttive viene destinato il 70% della capacità insediativa complessiva del Piano strutturale mentre il 30% è destinato alla residenza. Decisa scelta a favore degli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, che pesano per circa l’80% del totale, mentre le nuove costruzioni (in buona parte previste in ampliamento delle costruzioni esistenti) pesano per circa il 20% e sono contenute prevalentemente negli ambiti urbani di Rignano, Troghi-Cellai e Rosano. Pertanto, a fronte dei consistenti flussi di popolazione che, anche nei prossimi anni, continueranno a spostarsi dalle aree centrali metropolitane verso il Valdarno, il Piano strutturale, stanti i vani già disponibili sul mercato e capaci di accogliere circa 800 persone, prevede di insediare non più di 1.100 nuovi abitanti, i cui alloggi saranno ricavati soprattutto attraverso il riutilizzo del patrimonio edilizio esistente”. L’obiettivo è quindi quello di “evitare il nuovo consumo di suolo”.
Il piano strutturale ha richiesto un paio di anni di gestazione: “Molto importante è stato il confronto diretto avuto con i cittadini e che proseguirà in questi mesi prima di essere approvato, molto probabilmente entro l’estate. Il valore più alto di questo piano è stato proprio questo: ridare la parola e il potere decisionale ai residenti di Rignano” conclude il sindaco Daniele Lorenzini.