Le due autrici, Elena e Francesca, sono state protagoniste di una raccolta fondi record, per un libro di fiabe che supera ogni stereotipo. C’è un pezzo di Valdarno in questa storia di successo: Elena Favilli è infatti valdarnese
È stato presentato questa mattina a Montecitorio, "Storie della buonanotte per bambine ribelli". Un libro che è già un caso editoriale, un successo nato ancora prima che venisse stampato. L'idea geniale di due giovanissime italiane, Elenna Favilli (che è valdarnese, è nata e cresciuta a Loro) e Francesca Cavallo, volate a San Francisco qualche anno fa con un'idea imprenditoriale in testa, una start up che è già cresciuta, e che ora hanno conquistato il mondo dell'editoria per bamini.
L'idea alla base è quella di un libro che superi gli stereotipi di genere: niente principesse che sognano il principe azzurro, ma donne vere che nella loro vita sono riuscite a raggiungere gli obiettivi più diversi: andare sullo spazio, compiere una importante ricerca scientifica, vincere un premio sportivo e così via. Sono cento le storie contenute nel volume, illustrate da sessanta artiste. E il libro è stato un caso editoriale perché, grazie al crowfunding, ha sfiorato i 2 milioni di dollari di finanziamenti prima ancora della sua distribuzione.
La presidente della Camera, Laura Boldrini, aveva già riconosciuto il valore di questo progetto incontrando e premiando qualche mese fa Elena e Francesca. Ed è stata lei a volerle a Montecitorio per l'avvio delle celebrazioni in occasione della Giornata Internazionale della Donna, l'8 marzo. Anche se Laura Boldrini, ricoverata in ospedale per un intervento urgente, non è potuta essere presente, la presentazione ufficiale è stata un momento emozionante e di grande riconoscimento per il lavoro portato avanti e per il messaggio lanciato con questo libro.
A leggere alcuni dei racconti delle "Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli" era presente l'attrice Geppi Cucciari, che ha dato voce ed espressività a queste storie di donne uniche e combattive, un esempio di come non ci si debba arrendere mai.
Il video della presentazione (dal sito della Camera)