Il Palazzo del Podestà ha ospitato ieri l’incontro con i cittadini sul nuovo piano operativo e piano strutturale del comune di Montevarchi: i nuovi strumenti di governo del territorio, che sono nella fase finale di redazione e per i quali si va verso l’adozione, sono stati illustrati dal Sindaco Silvia Chiassai Martini, dall’Assessore all’Urbanistica Angiolino Piomboni e dai tecnici progettisti, gli architetti Roberto Vezzosi e Stefania Rizzotti.
“La nuova visione della città – ha detto Chiassai – si basa su principi cardine fortemente voluti da questa Amministrazione comunale come semplificazione, sviluppo, tutela dell’ambiente e l’eliminazione dei costi aggiuntivi riferiti al centro storico, contenuti nell’attuale regolamento urbanistico che non hanno contribuito alla riqualificazione, ma di fatto hanno frenato l’edilizia nel territorio. Sicuramente la priorità è il consolidamento e lo sviluppo del nostro sistema produttivo, rappresentato da molte attività manufatturiere importanti del settore della moda e non solo, valutando la possibilità di nuove aree di trasformazione sia a Nord che a Sud della città”.
Piano strutturale e piano operativo sono allineati alle norme regionali, che prevedono di limitare il consumo di nuovo suolo. Una scelta dovuta, spiega Chiassai, che invece auspicava un compromesso che non penalizzasse l’economia del territorio: “Gli obiettivi che ci siamo posti sono stati fortemente ridimensionati, durante l’ultima conferenza di co-pianificazione con la Regione Toscana, intenta a contenere in tutti i modi il consumo di nuovo suolo. Riteniamo che occorra tuttavia ricercare un giusto compromesso tra sostenibilità ambientale ed economia del territorio, con un uso del suolo che permetta di dare riposte alle nostre imprese con tempi compatibili alle loro esigenze, in modo da non comprometterne l’ampliamento e quindi la loro crescita”.
“Un altro aspetto per noi fondamentale – ha aggiunto il sindaco – è guardare alla rigenerazione urbana che deve coniugare la ricucitura dei tessuti esistenti con l’implementazione delle infrastrutture e il recupero della aree degradate per migliorarne la vivibilità. Il principio guida di tutto questo processo è la semplificazione delle regole che riguarda i nuovi insediamenti, le aziende agricole e i fabbricati residenziali, utile a facilitare il recupero, il riuso e l’ampliamento degli edifici nelle diversi parti della città, salvaguardando necessariamente gli edifici di pregio di cui Montevarchi è ricca. Stiamo progettando una ‘città pubblica’ dotata di più servizi, snella dal traffico e implementata dei filtri naturali per l’abbattimento dei gas serra, quindi con un occhio di riguardo per l’attenzione al paesaggio, all’ambiente e alla biodiversità del territorio ‘al di qua del Chianti’, valorizzando le parti legate al settore turistico -ricettivo e alle eccellenze dei prodotti”.
Nel percorso di progettazione si è tenuto conto della sintesi di incontri e di contributi avuti da categorie economiche, ordini professionali e cittadini, ma anche della redazione di nuove tavole di pericolosità idraulica, sismica e geomorfologica per determinare la fattibilità degli interventi. “Siamo dunque prossimi – conclude il Sindaco – alla fase di adozione dei nuovi strumenti urbanistici di cui uno, il piano strutturale, con una prospettiva di lungo termine, mentre il piano operativo con strategie di più breve termine, dove tuttavia le disposizioni per il patrimonio edilizio esistente avranno durata a tempo indeterminato. Siamo soddisfatti di presentare alla cittadinanza una pianificazione innovativa, nel segno della discontinuità, con una nuova visione di città basata su sviluppo, rigenerazione e rispetto dell’ambiente”.