I nuovi capannoni in arrivo a Levanella, vicino all’outlet, saranno per la maggior parte destinati a magazzino: ma in parte è prevista una destinazione produttiva. Per la Prada Technical Academy si aspettano invece i progetti. Confermati insomma gli investimenti in Valdarno, anche se il titolo in Borsa negli ultimi giorni ha subìto perdite importanti
L'accordo di programma risale al 2000, la realizzazione delle opere di urbanizzazione al 2012. Ma il 2016 dovrebbe essere l'anno decisivo, per la costruzione del nuovo insediamento di Prada a Levanella: perché in comune sono arrivati gli ultimi documenti con il permesso a costruire che preannunciano, in sostanza, l'apertura del cantiere.
Lo ha detto il sindaco di Montevarchi, Francesco Maria Grasso, durante la conferenza stampa di fine anno. "Entro gennaio partirà la costruzione vera e propria dei capannoni, davanti allo spaccio: saranno dunque realizzati nel 2016, a conferma di uno sviluppo economico di Prada in Valdarno, e in particolare a Montevarchi, che prosegue un cammino già ben avviato".
Si tratta di quattro capannoni, per la maggior parte destinati a funzione logistica, e in parte a quella produttiva: una sorta di maxi-magazzino che da Levanella diventerà il nodo nevralgico per la distribuzione dei prodotti della griffe in tutto il mondo.
Non ci sono tempi certi, invece, sul recupero dell'ex Pastificio per la realizzazione della Prada Tachnical Academy: il gruppo di moda deve infatti ancora presentare i progetti definitivi, dopo aver ricevuto il via libera alla riconversione dal consiglio comunale. Potenzialmente, comunque, ha a disposizione dieci anni per realizzare l'intervento, anche se sembra che l'interesse della società e dello stesso Bertelli sia di avviare quanto prima la realizzazione di questa "accademia formativa della moda".
Se da una parte, dunque, arrivano notizie che confermano la volontà di Prada di investire in Valdarno, il gruppo ha registrato però d'altra parte un brutto colpo dai mercati internazionali. Il "tonfo" della Cina in Borsa e la sofferenza dei mercati orientali ha colpito duramente le società del lusso: il titolo Prada ad Hong Kong ha segnato fino a -5,63%, perdite pesanti sono state registrate però anche da titoli come Ferragamo, Moncler, Yoox, Brunello Cucinelli.