L’iniziativa pubblica si svolgerà mercoledì 28 febbraio a Laterina Pergine Valdarno assieme al Segretario CGIL Toscana Maurizio Brotini con il tema lavoro e Jobs Act
"I candidati di Potere al Popolo incontrano Maurizio Brotini, della Segreteria Regionale CGIL, per parlare di lavoro e delle problematiche introdotte riforma del lavoro del governo Renzi, denominato Jobs Act, sviluppato nel corso del 2015 tramite otto decreti legislativi regolamentato così la materia senza il minimo dibattito parlamentare e/o con le Organizzazioni Sindacali. Uno degli interventi più noti e incisivi è stato senza dubbio quello in materia di licenziamenti, perché è riuscito a realizzare il sogno, non riuscito, alla destra e ad eliminare l’art. 18 dallo Statuto dei Lavoratori, quantomeno per i lavoratori assunti prima della data di entrata in vigore del jobs act, introducendo licenziamenti illegittimi e ingiustificati dei neo-assunti con la sola eccezione dei licenziamenti discriminatori che, anche se ritenuti tali dal giudice, non vengono sanzionati con la reintegrazione nel posto di lavoro, ma solo da un modesto indennizzo proporzionato agli anni di lavoro.
Il Jobs Act ha portato licenziamenti ingiusti, tra indennizzi minimi e danni ulteriori. Tutti i danni “collaterali” derivati da un licenziamento ingiusto può dunque essere un modo per tornare a discutere di dignità del lavoro; questa infatti è stata poco valutata dalle recenti riforme, attente invece a togliere dalle mani dei giudici qualsiasi discrezionalità pur di assolvere le aziende anche dalle scelte “economiche” più sconsiderate.
La libertà di licenziare sbilancia ulteriormente questo equilibrio e condiziona tutto il rapporto di lavoro durante il suo corso, favorendo la possibilità di abusi, intimidendo la parte debole a rivendicare diritti. Queste sono le nuove regole lasciateci in eredità del governo sconfitto dal referendum costituzionale del 4 dicembre, che sopravvivono al biennio d'incremento dell’occupazione non riscontrata. E il grande inganno comunicativo è stato quello di vendere il presunto aumento occupazionale come necessaria conseguenza dello smantellamento dei diritti.
Non si può fare niente per contrastarlo? In realtà ci sono in campo sia la proposta di legge della Carta dei diritti della Cgil sia uno specifico referendum tra i tre proposti dalla stessa Cgil, che si prefigge lo scopo di spazzare via l’intero decreto legislativo n. 23 del 2015, ripristinando per tutti l’art. 18 in versione persino più garantista.
Ne parliamo, in una assemblea pubblica con Maurizio Brotini della Segreteria Regionale CGIL e con i candidati di Arezzo della lista Potere al Popolo domani28 febbraio 2018 alle ore 21:00 a Laterina Pergine Valdarno presso la Sala Polivalente in via Della Casaccia a Laterina Pergine Valdarno".