06, Luglio, 2024

“Portrait de Simone”: il capolavoro di Modigliani di passaggio a Montevarchi

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Grande successo di pubblico per i due eventi che hanno ospitato l’esposizione del disegno del pittore livornese: una prima volta per la città, destinata a ripetersi.

Due giorni di arte a Montevarchi, due eventi distinti che hanno riscosso un successo di pubblico importante: il pienone delle grandi occasioni alle Stanze Ulivieri di Sabato sera per ascoltare il Critico di fama nazionale Stefano Zecchi, si è replicato ieri alla Ginestra in occasione della lezione del professor Giovanni Faccenda sulla vita di Amedeo Modigliani. Proprio la presenza dell’opera “Portrait de Simone” del pittore livornese esposta nelle due iniziative, ha rappresentato il valore aggiunto nel successo di questa autentica prima volta di un capolavoro pittorico di passaggio in città: una struttura evidentemente destinata a replicarsi in futuro.

 

 

Un disegno ad acquerello che porta con sé una parte importante della storia di Modigliani, utile per provare a focalizzare meglio la personalità dell’artista in relazione alla sua storia, magistralmente raccontata dal professor Faccenda nella Sala Filanda della Ginestra:

“Ho scelto questo disegno di Modigliani perché la storia che si porta dietro rappresenta una sorta di manifesto contro la violenza sulle donne, e la mancanza di rispetto verso le stesse –racconta Faccenda- la protagonista del quadro, Simone Thiroux, era infatti una studentessa di medicina franco canadese, una delle tante conquiste del bel Amedeo nei suoi anni a Parigi. I due si incontrarono durante la fine del 1915, Simone si lasciò sedurre immediatamente da Modigliani fin dal loro primo incontro in un caffè parigino: l’opera esposta risale proprio a quella sera, tanto che le ombre sul ritratto di Simone sono tratteggiate utilizzando caffè e vino, come spesso il pittore era solito fare disegnando in modo estemporaneo nei bar che frequentava, talvolta per pagare un conto che non poteva saldare con i soldi che non aveva. Da questa prima esperienza nascerà un rapporto dissoluto e malsano, all’interno del quale Modigliani si approfitterà più volte della giovane studentessa, fino a concepire con lei un figlio che mai riconoscerà come suo. Tra le tante relazioni conosciute di Modì, quella con la Thiroux è sicuramente la più controversa”.

 

 

Nella lezione/racconto tenuta Domenica di fronte al numerosissimo pubblico accorso, il Professor Faccenda è riuscito a rapire gli intervenuti con descrizioni minuziose e riferimenti artistici e storici per focalizzare al meglio la Parigi di quegli anni: una struttura che ha raccolto successo tra i tanti che, anche da fuori Valdarno, hanno partecipato all’evento per osservare da vicino il disegno:
“L’idea di legare ad un capolavoro di passaggio di un noto artista un evento monografico, potrebbe ripetersi anche e soprattutto considerando il successo di pubblico riscosso in queste prime due serate. Sono assolutamente a disposizione per ripetere questo tipo di iniziativa” ha concluso.

 

 

 

Entusiasmo e soddisfazione anche per Silvia Chiassai, prima cittadina di Montevarchi:
“Due giorni di alta cultura e arte, raccontata con semplicità e passione, per la nostra città: l’obiettivo è quello di proseguire con l’aiuto di Giovanni Faccenda nell’organizzazione di eventi simili, per portare Montevarchi ad essere punto di riferimento per la vallata riguardo ad eventi artistici di rilievo”.

 

 

 

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