23, Novembre, 2024

“Porta a Porta spinto in tutta la città”, la proposta del Movimento 5 Stelle

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“Chiusura di Podere Rota e no agli inceneritori, “plastic free” subito a partire da ogni edificio comunale per raggiungere il 70% di differenziata e conseguente riduzione della Tari”

Il Movimento 5 stelle sangiovannese rilancia il tema “ambiente e rifiuti”. “Il Porta a Porta spinto è l’unica soluzione per San Giovanni Valdarno – dichiara Tommaso Pierazzi – e dove viene attuato sono stati raggiunti livelli di differenziata intorno al 60% già dopo pochi mesi dalla sua introduzione”. Secono M5S "introdurre il 'Porta a Porta spinto' in tutta San Giovanni  significherebbe incrementare i posti occupazionali, recuperando spese aggiuntive sul minor costo per conferimento di rifiuti in discarica. Ad oggi gettiamo in discarica il 60% dei nostri rifiuti, domani ne butteremmo il 30%".

"Non solo questo, ma raddoppiando i valori di differenziata avremmo un minor puzzo per la città. Ebbene, ciò che puzza sono proprio le percentuali di indifferenziata. Quelle che poi vanno in discarica a Podere Rota. Se riusciamo a dimezzarle ne beneficeremo tre  volte: 1) minor problemi odorigeni, 2) avvio di un processo serio e reale di chiusura della discarica, 3) minor costo per gli utenti. Una discarica non può chiudere se non abbiamo la differenziata tra il 70% e l’80% e la politica fallimentare delle amministrazioni Pd in questi anni hanno fatto arretrare i valori invece che spingerli in alto".

“Non dobbiamo inventarci niente – prosegue Tiziano Mugnai – Esistono molto realtà virtuose in Italia, dove si paga in base alla produzione dei rifiuti e dove le discariche sono andate ad esaurimento alle date prefissate. E su questo tema noi sfidiamo qualunque gruppo politico sangiovannese a dirci che esiste una soluzione più virtuosa ed efficace di questa". 

“Abbiamo letto in questi giorni che l’amministrazione Pd vuole installare in alcune zone di San Giovanni i 'cassonetti intelligenti'. E’ follia pura – dichiara Tommaso Pierazzi – I cassonetti sono 'poco intelligenti' perché non permettono il controllo della qualità del rifiuto conferito ma soprattutto diminuirebbero posti di lavoro. Se questo non bastasse, i cassonetti 'poco intelligenti' hanno alti costi di investimento ma soprattutto di manutenzione, specie in un comune come il nostro che si espande su pochi chilometri quadrati e che quindi si presterebbe bene al porta a porta”. 

“Possiamo pensare che l’ente che gestirà i nuovi cassonetti possa garantirci la differenziata al 70/80% con riduzione dei costi e chiusura futura di Podere Rota? viste anche le notevoli difficoltà che ha nel gestire la situazione attuale?. Ma soprattutto, riteniamo assurda una decisione presa a 6 mesi da fine mandato tra l’altro senza essere passata dal vaglio della stessa ATO sud. Altro punto sul quale non cederemo a compromessi sono gli inceneritori. Quando il Movimento 5 Stelle amministrerà San Giovanni non venderemo mai la salute dei sangiovannesi e dell’ambiente in cambio di poche lire ricavate dall’energia prodotta da un inceneritore. Abbiamo già sofferto per una discarica voluta dalla sinistra Toscana a due passi da casa nostra, noi ci batteremo sempre contro le progettazioni e le costruzioni di nuove discariche e inceneritori”.

“Il problema degli inceneritori non è solo di inquinamento ambientale, seppur ridotto con le tecnologie moderne, ma è soprattutto legare nel tempo un  territorio a “bruciare” rifiuti in quantità prestabilite, perché un  inceneritore può funzionare in termini di efficacia e efficienza solo se rimane a regime pieno. Questo implicherebbe nel futuro “importare rifiuti” dalle regioni del nord o del sud se ne producessimo meno, oppure non incentivare ad alzare la differenziata.

Tommaso Pierazzi, continua e poi conclude: “Contemporaneamente a tutto questo dovrà partire una campagna di sensibilizzazione e formazione dei cittadini verso la “Prevenzione” (modificando le fasi di vita del prodotto), “Riutilizzo” (prolungando la vita utile dei prodotti), “Recupero Materia” tramite riciclo e compostaggio. A tutto questo andranno aggiunti gli incentivi economici a chi farà bene la sua parte, perché è giusto premiare chi rispetta l’ambiente. Infatti, legata all’economia circolare da sempre cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, dovranno essere previsti incentivi ai commercianti che saranno particolarmente sensibili a questi temi con azioni concrete. In tal senso andrà l’installazione delle macchine per il “reverse vending”, così come l’adesione al progetto “plastic free” ad iniziare dalla stessa amministrazione comunale che dovrà attuarla all’interno di ogni edificio dell’Ente".

 

 

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