Dopo l’abbattimento del ponte privato allo Stecco il consigliere di Percorso comune, Piero Caramello, e il deputato Samuele Segoni intervengono sulla sicurezza idrogeologica e sottolineano: “Adesso famiglie con bambini neonati e anziani sono senza accesso diretto alle abitazioni ed il dovere di un’amministrazione seria è anche quella di occuparsi di questi problemi”
Dopo l'abbattimento del ponte privato sul Ponterosso allo Stecco, autorizzato dopo circa 16 mesi dal Tribunale superiore delle acque pubbliche, il consigliere comunale di Percorso comune, Piero Caramello, ed il deputato Samuele Segoni intervengono chiedendo azioni concrete per garantire la sicurezza idrogeologica.
“Certe dichiarazioni pubbliche degli amministratori ci lasciano attoniti. Mugnai e a ruota il governatore Rossi, ormai in aperta campagna elettorale per le regionali, dichiarano infatti che insieme al ponte 'vanno giù anche mesi di burocrazia inutile ed estenuante'. Troppo comodo scaricare tutte le responsabilità sulla burocrazia. Una bella operazione pilatesca che non dona però nuova verginità al Partito Democratico”.
Samuele Segoni che nei giorni dell’alluvione di ottobre 2013 effettuò un sopralluogo nella zona sottolinea: “Troppe circostanze di quei giorni devono ancora essere chiarite così come deve essere ancora chiarito a fondo il motivo per il quale la cassa di espansione del Ponterosso non entrò in funzione. Per non parlare del fatto che durante il sopralluogo evidenziammo notevoli criticità anche allo sbocco del fosso del Cerviano nel Ponterosso, oltre allo stato dei borri in quei giorni drammatici”.
“Per rispetto dei cittadini – proseguono i due esponenti – l’amministrazione comunale di Figline e Incisa deve anche spiegare il motivo per il quale il ponte sia rimasto in piedi dagli anni ’60 ad oggi, se era irregolare, senza che nessuno sia intervenuto. Facciamo allo stesso tempo presente che adesso famiglie con bambini neonati e anziani sono senza accesso diretto alle abitazioni ed il dovere di un’amministrazione seria è anche quella di occuparsi di questi problemi”.
Sugli investimenti, infine, Caramello e Segoni precisano:
“Chiediamo a Mugnai e soprattutto a Rossi di valutare bene gli investimenti. Mentre annunciano più di 3milioni di euro per gli interventi sul Ponterosso è bene infatti ricordare come troppo spesso, alla quantità delle risorse spese non sia corrisposto la qualità delle opere realizzate: già nel 2010 l'amministrazione si vantava di aver risolto il problema delle alluvioni con la cassa di espansione del Ponterosso, invece nel 2013 si è verificato un allagamento disastroso. Adesso ci risiamo: si rimuove un ponte e si fa credere alla cittadinanza di aver ripristinato la sicurezza, mentre invece permangono diverse criticità, ad esempio presso lo sbocco del fosso del Cerviano nel Ponterosso. Come non ricordare poi le casse di espansione di Figline, tanto pubblicizzate da Regione e Governo: non sono state ancora realizzate ed i prezzi sono aumentati a dismisura".