28, Marzo, 2024

Ponte a Buriano, il centrosinistra attacca la presidente Chiassai: “Provvisorio, galleggiante, Bailey, definitivo: molte idee, zero risultati”

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Sui progetti per la viabilità alternativa a Ponte Buriano arriva l’attacco del centrosinistra provinciale e del Partito Democratico alla presidente della Provincia di Arezzo, Chiassai Martini. “Un ponte definitivo alternativo a quello di Buriano, un ponte provvisorio galleggiante, un ponte Bailey di tipo militare. Ogni volta un sospiro e un cambio di idee”, hanno dichiarato la consigliera provinciale del gruppo centro sinistra, Valentina Vaccari, la consigliera Elena Spadaccio e il Segretario provinciale Pd, Francesco Ruscelli.

“Adesso la Presidente Chiassai sembra orientata a far rifare il progetto per la soluzione provvisoria galleggiante. Ogni volta un’idea, ogni volta una spesa, ogni volta zero risultati. Ma non importa perché la Presidente dichiara, senza alcuna ironia, di ‘star portando avanti con determinazione il progetto’ sulla viabilità di Ponte Buriano. Effettivamente ci sta pensando dall’inizio del suo mandato e cioè dal 2018. Molti pensieri ma zero risultati per quello che si sta evidenziando come il suo personale ponte dei sospiri. Nessuna ammissione: tra un ripensamento e l’altro trova sempre il tempo per scaricare le sue responsabilità sulla Regione Toscana. Finge di dimenticarsi che il progetto che aveva presentato non era consono ai criteri richiesti dall’Autorità idraulica e di conseguenza dalla Regione”.

Vaccari e Spadaccio hanno ricordato che “il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha deliberato da tempo una quota di risorse del Fondo Sviluppo e Coesione: oltre 2 milioni di euro per la realizzazione di un ponte provvisorio galleggiante grazie all’intesa con la Regione Toscana. Il ponte Bailey proposto successivamente in alternativa al ponte galleggiante, è stata un’opzione semplicemente per il fatto che l’altro prospetto non era conforme ai criteri richiesti dall’Ente Regione e pertanto non accoglibile. La Presidente rimanda ancora l’esecuzione dell’opera provvisoria al 2023, ovvero quando lei non sarà più in carica, poiché nel 2022 le scadrà il mandato. Quindi sarà qualcun altro a rispondere dei possibili ritardi”.

Il gruppo consiliare di centro sinistra propone di cambiare strada e puntare definitivamente sul pone alternativo: “Se questa Amministrazione provinciale non è riuscita a presentare in 3 anni un progetto per un ponte provvisorio rispondente ai criteri richiesti, forse sarebbe meglio lasciar perdere l’idea del ponte temporaneo, non sprecare ulteriori risorse e tempo e destinarle al ponte definitivo, del quale abbiamo già un progetto di fattibilità tecnica ed economica dello studio spagnolo Fhecor Ingenieros Consultores, costato già 1 milione e 300mila euro e che entro il 2026 dovrà essere cantierato. Pertanto suggeriamo alla Presidente Chiassai di trovare i 14 milioni mancanti entro il 2022, ad oggi solo annunciati”.

Il Segretario provinciale Pd, Francesco Ruscelli, ha commentato in chiusura: “Ogni mandato amministrativo ha, di solito, tre fasi: l’annuncio, il progetto, la concretizzazione. Nella Provincia di Arezzo l’orologio della Presidente Chiassai è fermo da anni. Gli annunci non bastano più e non sono nemmeno sufficienti le rotazioni dei progetti. Occorrono i fatti e sono quelli che chiedono i cittadini”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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