25, Dicembre, 2024

Podere Rota: “Chiarezza sulla data di chiusura”, Cresce San Giovanni interviene e annuncia una mozione in consiglio

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Dopo l’articolo di Valdarnopost il Coordinamento delle Liste civiche Cresce San Giovanni, Sinistra per San Giovanni e Valdarno città interviene. Il gruppo consiliare annuncia una mozione in consiglio

Il Coordinamento delle Liste civiche Cresce San Giovanni, Sinistra per San Giovanni e Valdarno città chiede chiarezza sulla data di chiusura della discarica di Podere Rota. Una data che è sempre stata fissata al 2021 ma che, invece, un piano regionale, reso noto nell’assemblea dei sindaci dell’Ato Toscana Centro, sembra far slittare. Valdarnopost ha pubblicato la notizia, il gruppo consiliare di Francesco Carbini annuncia una mozione in consiglio.

"Le ultime notizie che arrivano sul ciclo dei rifiuti non sono rassicuranti per la nostra San Giovanni, costretta a subire i disagi della presenza di impianto da più di vent’anni, senza avere nulla in cambio se non continue esalazioni puzzolenti parallelamente a prese di posizione istituzionali o politiche inconcludenti da parte di chi governa a tutti i livelli. Che la discarica di Podere Rota fosse ormai “impianto strategico della Regione Toscana” lo avevamo già chiaro. Sapevamo anche che ora sarà la Regione che dovrà decidere dei nostri impianti, col nuovo Piano di Ambito. Ma leggere adesso, nei verbali dell’ATO Toscana Centro (per intendersi: i Comuni del versante fiorentino, pratese, pistoiese ed empolese) che è già scontato che le discariche già esistenti dovranno servire anche alle altre ATO, fa una certa impressione. Questo sancisce definitivamente che a Podere Rota conferiranno liberamente i rifiuti delle Province di Firenze, Prato e Pistoia chissà per quanto".

La Lista civica continua: "Già, chissà per quanto, perché la data di chiusura di Podere Rota, indicata al 2021 quando fu concesso l’ampliamento, non viene più rammentata nei vari piani. Nel PIR ATO SUD era scritto che sarebbe stata utilizzata fino al suo esaurimento, non si diceva quando sarebbe stata chiusa, ma almeno si diceva che non sarebbe stata più ampliata. Ma il PIR non è stato approvato e ora è la Regione che deve decidere. È quindi chiaro l’obiettivo dichiarato dai Comuni dell’ATO Toscana Centro (per bocca del loro Presidente Bettini, assessore al Comune di Firenze e del loro Direttore Generale Mannucci): – non realizzare impianti di discarica nel proprio ambito, servirsi degli impianti di discarica delle altro ATO ( ATO costa e ATO SUD, la nostra), rivedere al ribasso le indennità di disagio ambientale per i Comuni e le Province sedi di discarica, questo perché la Regione Toscana non finanzia più la quota per conferire fuori ATO. Il tutto, naturalmente, per risolvere il problema dei rifiuti dei loro Comuni, senza far gravare i costi dei conferimenti fuori “ambito” sui loro cittadini".

"E allora cosa fanno i Comuni dell’ATO Toscana Centro? Danno mandato al loro Presidente di chiedere in Regione una moratoria, di stipulare un accordo per conferire i loro rifiuti liberamente in ogni ATO, e pagare solo una quota minima di supplemento e uguale in tutte le ATO ove loro vogliano conferire. Per rispettare il loro territorio e i loro cittadini i comuni dell'Ato centro scaricano problemi economici, strutturali, ambientali e sanitari su di noi, sedi di impianti e di disagi".

"E allora ci chiediamo: come reagisce il nostro Sindaco a questo? Quale è il mandato che il nostro Sindaco e gli altri Sindaci del Valdarno presenti in ATO Toscana sud hanno dato al loro Presidente da portare in Regione? Glielo diciamo noi, quale deve essere il mandato. Assumersi un unico impegno: chiedere e trovare un accordo in Regione per definire la data di chiusura della discarica. Questo vogliamo sapere e questo ci devono garantire. La data di chiusura e l'inizio dei lavori di bonifica post mortem. Dopo 25 anni di attività vogliamo che la discarica di Podere Rota chiuda e ci interessa saperlo subito".

 

Articoli correlati