Anche ieri superato il limite di legge di polveri sottili, è l’undicesimo giorno consecutivo. Oggi sarebbero scadute le ordinanze già emanate dai comuni, che ora provvedono al rinnovo. Ma la sindaca di Figline e Incisa puntualizza: “Nessun allarmismo, al momento non sussistono pericoli per la salute”
Il picco si era toccato l'11 dicembre scorso, ma da allora, nonostante un generale abbassamento dei valori di Pm10 nell'aria, la centralina Arpat di Figline ha continuato a registrare valori medi giornalieri superiori al limite di legge, per le polveri sottili, che è di 50 microgrammi per metro cubo di aria. Sono 11 i superamenti consecutivi, 17 quelli registrati dall'attivazione della centralina, la scorsa primavera.
E così i comuni valdarnesi coinvolti nella rete regionale (Figline e Incisa, Montevarchi, Terranuova, San Giovanni e Reggello) provvedono al prolungamento delle ordinanze anti-smog. Il comune di Figline e Incisa ha già provveduto: prorogata al 9 gennaio 2017 l'ordinanza con cui, 10 giorni fa, la sindaca Giulia Mugnai, forniva alcune indicazioni precauzionali per la limitazione delle emissioni di materiale particolato fine.
Nello specifico, si vieta l’accensione di fuochi all’aperto e abbruciamenti di sfalci, potature e residui vegetali su tutto il territorio comunale al di sotto della quota di 300 metri e si dispone l’obbligo di spegnimento di motori di veicoli in sosta prolungata, in particolare per veicoli commerciali e autobus. Inoltre si invita fortemente la cittadinanza a non utilizzare biomassa (legna) in caminetti aperti per il riscaldamento domestico dove siano presenti sistemi alternativi di riscaldamento, nonché a limitare l’utilizzo di mezzi privati di trasporto, per quanto possibile, privilegiando l’uso dei mezzi pubblici o altri mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, ad esempio elettrici o a gas.
I provvedimenti riportati nell’ordinanza (che poi è uguale anche per gli altri comuni valdarnesi coinvolti) sono quelli concordati con la Regione Toscana, che, a seguito di ripetuti sforamenti giornalieri consecutivi del limite di Pm10 (7 sforamenti in 7 giorni) e in concomitanza con previsioni meteo critiche (nebbia bassa, assenza di pioggia e vento), dispone che i Comuni adottino misure in via esclusivamente precauzionale.
Prima che la situazione venga considerata a rischio per la salute umana, va ricordato, la normativa stabilisce un limite di 35 sforamenti ma la legge regionale punta anche a evitare di raggiungere questi numeri, appunto, e prescrive che si attivino misure preventive già al 15° sforamento oppure quando le condizioni meteo fanno presagire il permanere di livelli superiori al limite di legge.
“A scanso di equivoci e allarmismi vari – ha sottolineato la sindaca Mugnai – tengo a precisare che al momento non sussistono pericoli per la salute. In seguito ad ulteriori sforamenti negli ultimi 7 giorni, preferiamo proseguire sulla strada delle misure preventive per evitare che nei prossimi mesi i livelli di Pm10 ci portino ad ulteriori sforamenti e quindi a provvedimenti più restrittivi. Continueremo a monitorare la situazione, ma chiediamo uno sforzo e una maggiore attenzione ai cittadini, specie nell'utilizzo di veicoli e altri agenti inquinanti”.