25, Novembre, 2024

Piazza, riforma del sistema sanitario e farmacie: “La parola deve tornare ai cittadini”. M5S e Salvare il Serristori lanciano le raccolte firme

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Dal 12 settembre i due gruppi consiliari daranno ai cittadini di Figline e Incisa la possibilità di esprimersi su alcuni temi caldi del momento: in arrivo raccolte firme sia per il progetto della piazza, sia sulla riforma sanitaria regionale che per l’organizzazione delle farmacie

Il Movimento 5 Stelle e il gruppo Salvare il Serristori fanno partire, insieme, una serie di raccolte firme per recepire le istanze dei cittadini di Figline e Incisa su alcune questioni di stretta attualità. "Così i cittadini avranno l'opportunità di far sentire la loro voce di fronte alle recenti scelte politiche del PD sia a livello locale che regionale", spiegano.

A partire da sabato 12 Settembre fino a fine anno sarà possibile lasciare la propria firma ai banchini. "Il confronto costante con la cittadinanza dovrebbe essere il modus operandi per ogni buona Amministrazione – commentano Lorenzo Naimi (M5S) e Valentina Trambusti (Salvare il Serristori) – a maggior ragione se si intraprendono iniziative che incidono profondamente sulla vita di tutti i cittadini. Purtroppo dobbiamo constatare che il Sindaco e la Giunta spesso si sono mostrati sordi di fronte alle richieste dei cittadini e insensibili alle molte critiche ricevute da inizio mandato".

“L'esempio più recente di come ormai la politica del Pd sia sempre più distante dai cittadini e dalle loro esigenze  commenta il consigliere 5 Stelle Lorenzo Naimi – è il nuovo progetto per la piazza Marsilio Ficino. Sopratutto è preoccupante che non sia stato fatto tesoro degli errori del passato come le Lambruschini dove è mancato il coinvolgimento della comunità producendo lo scempio che è tutt'ora una ferita aperta nel cuore del centro storico. Questa nuova concezione di piazza ne stravolge la connotazione storica oltre a creare notevoli problemi funzionali che rischiano di cancellare eventi tradizionali come il Palio di San Rocco”.

“Come figlinese e storica dell’arte – commenta la consigliera di Salvare il Serristori Trambusti – considero il progetto di riqualificazione della Piazza assolutamente non condivisibile e privo della valenza di tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico. Un vero e proprio scempio a un bene culturale che viene privato della sua caratteristica storico culturale. La piazza nasce come mercatale e tale deve rimanere nella sua ampiezza. Ci opporremo con tutti i mezzi possibili, coinvolgendo anche critici d'arte di fama nazionale, affinché ciò non sia attuato".

"Il nostro statuto – continuano i due consiglieri – fortunatamente ci permette di utilizzare l'istituto del referendum che in questa situazione reputiamo lo strumento più idoneo per impedire che la nostra piazza venga snaturata e soldi dei contribuenti vengano investiti in un progetto che potrebbe segnare per sempre il nostro centro storico. Organizzeremo un comitato promotore come previsto dal Regolamento sugli istituti popolari, aperto a tutti coloro che desiderano dare il loro contributo per raccogliere le firme necessarie alla presentazione della proposta e le successive previste per andare al voto che auspichiamo possa avvenire nella prossima primavera".

I cittadini che intenderanno sottoscrivere la richiesta e le altre raccolte firme per l’apertura della doppia farmacia e l’abrogazione della L.R. 28/2015 della riforma sanitaria regionale, troveranno i banchini ogni sabato mattina a Figline e nei giorni di mercato sia a Figline che a Incisa. Inoltre a breve saranno disponibili i moduli nelle due sedi comunali, mentre per qualsiasi informazione è disponibile la mail figlinepiazzastorica@gmail.com.

“Per quanto riguarda la raccolta firme per l'abrogazione della legge 28 di riforma del sistema sanitario regionale e l'introduzione della doppia farmacia – concludono Naimi e Trambusti – sono iniziative che avevamo programmato da tempo e che come promesso le porteremo avanti contemporaneamente a quella di richiesta referendum.
Mai come adesso è necessario che la partecipazione dei cittadini ritorni ad essere viva mostrando quanto ancora può essere forte la volontà popolare”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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