Sulla decisione dell’Amministrazione comunale di Figline Incisa interviene ValdarnoInBici
Sulla decisione di riaprire al traffico, fino al 29 febbraio, piazza Marsilio Ficino a Figline interviene ValdarnoInBici esprimendo il proprio dissenso.
"La nuova viabilità pensata dagli amministratori comunali, a nostro avviso crea una situazione di totale ambiguità generando confusione tra i diversi utenti della piazza: la parte centrale sarà destinata ai veicoli a motore che saranno liberi di circolare intorno ad una ristretta isola pedonale dove le famiglie, i bambini ed i cittadini saranno accerchiati dalle macchine, con tutti i pericoli di sicurezza e di inquinamento atmosferico ed acustico che ne conseguono".
"Da ciò discenderà quindi una minore attrattività di piazza Ficino sia in termini di preservazione del patrimonio urbanistico, sia in termini di benessere delle persone che amano e vivono il centro storico. Una scelta simile non aumenterà il numero di persone intenzionate a viversi il cuore pulsante del paese ma allontaneranno ulteriormente i cittadini, soprattutto quelli delle fasce deboli (anziani,bambini, ecc) che finora si recavano in piazza Ficino per vivere una zona libera dalle automobili. Se tutto il mondo civile e virtuoso propende ad un nuovo modo di vivere la mobilità e pensa alla sostenibilità ambientale, a Figline e Incisa Valdarno ancora una volta è stato fatto l'esatto contrario, individuando nella automobile l'unico mezzo di trasporto possibile e l'unica soluzione a tutti i problemi".
"ValdarnoInBici, coerentemente a quanto ha sempre sostenuto, si schiera apertamente contro questa visione macchina-centrica e critica senza "se" e senza "ma" la scelta di questa giunta, una scelta figlia di una politica non lungimirante e dannosa per l'intera cittadinanza, compresi quei commercianti che richiedevano questa soluzione. Meno persone in piazza significa meno clienti potenziali per i negozi".
ValdarnoInBici cpnclude: "Noi come associazione continueremo a proporre una nuova idea di mobilità e di riqualificazione dell'intero centro storico, che secondo noi deve passare attraverso una riprogettazione di isole pedonali e aree a moderazione del traffico, dove integrare i diversi utenti della strada, da realizzarsi attraverso piccoli interventi alla viabilità e all'arredo urbano a basso costo e minore impatto ambientale, che andrebbero a far diventare i cittadini, e non le macchine, i veri padroni e padroni dello spazio urbano. E a quel punto la piazza e i corsi tornerebbero ad essere un luogo di incontro e sarebbero nuovamente vissute da più cittadini. E più cittadini equivalgono anche a più clienti per i commercianti".
