La seduta è stata voluta dal Coordinamento delle Liste civiche Cresca San Giovanni, Sinistra per San Giovanni, Valdarno città, dai cittadini che hanno sottoscritto in 1580 la petizione contro il piano e dal Comitato Oltrarno. Sala della musica strapiena di persone
"Sulla maxirotatoria non esprimo nè un si nè un no. Ad oggi è così. Poi se in futuro dovessero arrivare soluzioni alternative le vaglieremo". È quindi finito con un niente di fatto il consiglio comunale straordinario aperto alla partecipazione dei cittadini tenutosi a San Giovanni sul Piano del Traffico. La sala della musica di piazza della Libertà era piena di persone che forse si aspettavno una decisione che invece non è arrivata. Assente nl'assessore competente Simone Pellegrini.
Il consiglio è stato richiesto a gran voce dal Coordinamento delle Liste civiche Cresce San Giovanni, Sinistra per San Giovanni e Valdarno città che, dopo il diniego per un'assemblea pubblica in piazza, si è avvalso dell'articolo 42 dello Statuto comunale e delle 1580 firme raccolte tra i cittadini soprattutto del quartiere Oltrarno. La petizione e la protesta è stata accolta e portata avanti anche dal Comitato nato appositamente nel quartiere.
Dopo l'apertura del sindaco hanno preso la parola i quattro capigruppo di maggioranza e opposizione.
Ha ripercorso la vicenda Francesco Carbini di Cresce San Giovanni: dalla nascita del progetto nel 2015 all'annuncio della maxirotatoria tra i due ponti, dall'adozione del piano nell'aprile 2016 alle dimissioni dell'assessore Valenina Artini alle varie prese di posizione, in particolare della segretaria del Pd di San Giovanni Valentina Vadi e dell'assessore Simone Pellegrini. "Noi diamo atto al sindaco della coerenza nel sostenere il Piano e la maxirotatoria ma stasera dovete rispondere sui punti della petizione dei cittadini e dire cosa intendete fare. Dovete dirlo stasera".
Dopo una riflessione su un percorso che ha definito 'confuso' il capogruppo di Per un'altra San Giovanni Lorenzo Martellini ha affermato che il Put dovrebbe essere propedeutico al Piano regolatore e ha sottolineato quanto il consiglio comunale aperto dovesse essere un punto di chiarezza per i cittadini.
Ha poi reso noto che il Piano urbano del traffico non è obbligatorio per le città come San Giovanni ma per quelle con oltre 30.000 abitanti, il capogruppo del Movimento 5 Stelle Andrea Focardi, che poi ha sottolineato: "Se i cittadini non si fossero mossi il Piano sarebbe stato già adottato".
Infine il capogruppo della maggioranza Simone Ghiori che ha ribadito lo scopo del Piano: la tutela dell'ambiente, la sicurezza dei cittadini e la realizzazione di piste ciclopedonali.
Molti gli interventi si sono succeduti. Il primo a prendere la parola è stato Daniele Marzi del Comitato Oltrarno che, dopo aver di nuovo messo in luce il Piano, il punto 'chiave' della maxirotatoria, le ripercussioni per la zona e per la città, ha sottolineato: "Il nostro scopo è protestare e proporre alternative".
La segretaria del Pd di San Giovanni Valentina Vadi: "La filosofia di fondo è di dare a San Giovanni una sostenibilità ciclabile con la partecipazione dei cittadini. Questo significa piste ciclabili aperte, marciapiedi, opere strutturali".
Prima delle conclusioni del sindaco Viligiardi Leonardo Cardinali ha invitato il consiglio a decidere e Francesco Carbini il gruppo di maggioranza a sfiduciare la Giunta.
Infine Maurizio Viligiardi che prima ha affermato, "Questa discussione era necessaria anche se non è conclusa e non ci farà essere tutti d'accordo", poi ha ribadito l'importanza del progetto che comporta la mobilità sostenibile, le piste ciclabili, e infine ha annunciato di non esprimersi sulla maxi rotatoria: "Prima facciamo le opere per le piste ciclabili, poi se ci saranno soluzioni alternative saranno le benvenute".