Giovedì scorso il Consiglio di Pergine ha approvato la convenzione degli ultimi quattro servizi con il comune di Laterina: ora tutte le funzioni comunali sono state associate. I due enti avvieranno nei prossimi giorni il percorso partecipativo con i cittadini per valutare l’ipotesi di fusione
Con l'approvazione in Consiglio comunale a Pergine delle ultime quattro convenzioni, adesso tutte le funzioni comunali sono state associate con il comune di Laterina. Il percorso era già iniziato nel 2015 e fino a giovedì scorso comprendeva la condivisione dei servizi di Polizia Municipale e di quello Socio-educativo e culturale. Giovedì sera il Consiglio di Pergine ha approvato le convenzioni per i servizi mancanti, cioè Lavori Pubblici e Manutenzioni, Pianificazione Urbanistica ed Edilizia, Ragioneria e Tributi e Statistica.
Da quando l'Unione dei Comuni Dei Tre Colli è stata definitivamente chiusa, le due amministrazioni hanno intrapreso il percorso di gestione associata attraverso convenzioni perchè "rappresenta uno strumento più snello, efficace e semplice da gestire, soprattutto dal punto di vista burocratico", aveva già spiegato il sindaco di Pergine Simona Neri lo scorso giugno.
"Le finalità che i Sindaci intendono raggiungere riguardano un complessivo miglioramento dei servizi alla popolazione" – ha aggiunto Neri nei giorni scorsi – "Oltre al potenziamento delle opportunità in favore dei cittadini residenti e lo scambio di know-how tra le professionalità presenti all’interno delle rispettive amministrazioni, la ricerca di economie di scala gestionali e lo sviluppo di una cultura organizzativa finalizzata a favorire la successiva evoluzione verso un modello di gestione associativa più avanzata".
Infatti, come già annunciato anche a fine settembre da Catia Donnini, sindaco di Laterina, i due comuni intraprenderanno il percorso partecipativo per l'ipotesi di fusione tra i due enti e valurare con la popolazione le possibilità derivanti. "Elemento imprescindibile per il percorso deve essere il coinvolgimento attivo e condiviso dei cittadini nella scelta", avevano già sottolineato Neri e Donnini.