24, Dicembre, 2024

Per un’altra San Giovanni interviene in consiglio su Sant’Andrea e sull’entrata nell’Area Metropolitana

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Presentate una proposta di risoluzione alla mozione e un’interpellanza nel prossimo consiglio di giovedì 2 marzo

Orti sociali nella ex area industriale di Sant'Andrea e sua destinazione futura e l'auspicata entrata nell'Area Metropolitana di Firenze da parte del sindaco di San Giovanni: la Lista civica Per un'altra San Giovanni nel consiglio comunale di giovedì 2 marzo presenta un'interpellanza e una proposta di risoluzione.

Nell'interpellanza i consiglieri Lorenzo Martellini e Antonino Pia ricordano che nel consiglio del novembre 2015 fu approvata all'unanimità una mozione per la realizzazione di orti sociali nel territorio comunale in accordo al progetto regionale “centomila orti sociali in Toscana”. L'area individuata è stata quella di Sant'Andrea, una volta con vocazione industriale e adesso zona ad alto degrado. Per questo "la realizzazione di questo tipo di progetto potrebbe rappresentare un’incentivazione alla socialità delle persone e creare delle opportunità di lavoro per i giovani, oltre a recuperare, almeno in parte, un’area ormai abbandonata".

La Lista civica si rivolge al sindaco per conoscere: "quante eventuali risorse da parte dell’Ente saranno dedicate per la realizzazione del progetto degli Orti Sociali nella porzione dell’Area di S. Andrea dedicata; a partire dalla scadenza dei termini della Manifestazione d’Interesse, quali sono i tempi di realizzazione del progetto; se a seguito di questa nuova destinazione di parte dell’Area la G.C. ha cambiato strategia sull’utilizzo della intera area di S. Andrea e, in caso affermativo, quale debba essere la futura destinazione d’uso".

I consiglieri di Per un'altra San Giovanni, poi, tornano anche sulla annunciata e auspicata entrata di San Giovanni nell'Area Metropolitana da parte del sindaco.

Viligiardi viene invitato "sul tema del futuro assetto amministrativo di San Giovanni e del Valdarno tutto, ad aprire un serio e documentato dibattito tra tutti i cittadini dimostrando, dati alla mano e fermo restando il diverso status amministrativo dell’Area metropolitana e delle Province, i benefici dell’una e dell’altra eventuale scelta". 

 

 

 

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