Il Comitato dei pendolari aveva già commentato positivamente il ritorno alle 19.13 e in Direttissima del treno regionale, ma ora c’è anche il sigillo della Toscana: “L’orario stabilito il 27 febbraio scorso resta in vigore, così come i controlli per verificarne le performance”
Promosso a pieni voti, il regionale 2317: il treno, che in serata riporta i pendolari da Firenze verso il Valdarno, da febbraio scorso è tornato al suo orario originale delle 19,13 e in Direttissima, dopo che per alcuni mesi era stato sperimentato in Lenta e poi riportato sulla Direttissima ma con orario anticipato alle 19,02. Tra le proteste dei pendolari, finché, tre mesi fa, il 2317 è tornato al suo orario con cadenza di Memorario.
E dopo il bilancio favorevole del Comitato dei Pendolari, arriva anche quello della Regione Toscana. "I risultati del monitoraggio lo confermano – si legge in una nota – la partenza alle 19,13 del treno 2317 da Firenze S.M. Novella per Arezzo, tornato sulla Direttissima dal dicembre 2016, ha dato risultati soddisfacenti. L'orario stabilito il 27 febbraio scorso resta in vigore, così come i controlli per verificarne le performance", assicura l'ufficio regionale.
Le rilevazioni effettuate da Rfi indicano che, ad esempio, a Figline si è passati da una media di 7,5 minuti di ritardo in arrivo che si verificavano con la partenza alle 19,02, ai 4 minuti di media con il nuovo orario; alla stazione di Arezzo i ritardi sono calati passando da 6,5 a 3,8 minuti. "Si è quindi registrato un miglioramento della puntualità nel Valdarno, che rafforza la scelta fatta a febbraio di tornare sulla Direttissima col cadenzamento di Memorario. Scelta che è confermata con l'impegno di continuare a monitorare l'andamento comunque anche nei prossimi mesi".