22, Luglio, 2024

Pendolari del Valdarno sul piede di guerra dopo le dichiarazioni di Baccelli: “Inaccettabile che la Regione parli di spostamento sulla Lenta”

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C’è “sconcerto e indignazione” fra i pendolari del Valdarno all’esito dell’incontro fra Regione Toscana, sindaci del Valdarno fiorentino, Rfi e Trenitalia. Lo riferisce Maurizio Da Re, che è portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima: “Era noto da oltre un anno che fossero disastrosi i dati sulla puntualità dei treni regionali sulla linea aretina; già alla riunione dell’8 febbraio scorso fra Regione e comitati del Valdarno, Arezzo e Valdichiana, si erano constatati i forti ritardi e i crescenti disagi dei pendolari e i tre comitati avevano anche proposto una decina di interventi e soluzioni, a cui a distanza di dieci mesi la Regione non ha ancora dato risposta”.

“Ed è inaccettabile – continua Da Re – che adesso la Regione prospetti che la possibile soluzione per i pendolari del Valdarno sia lo spostamento dei treni dalla Direttissima alla linea Lenta, con aumento dei tempi di percorrenza di ben oltre gli 8 – 10 minuti indicati, risolvendo così le interferenze, gli “inchini” come li chiamiamo noi da anni, con i treni Alta Velocità”. Il portavoce dei pendolari ricorda inoltre che già in febbraio aveva chiesto che fine avessero fatto i sei nuovi treni regionali, previsti entro quest’anno dal contratto di servizio, con velocità fino a 200 km/h, perfetti per la circolazione sulla Direttissima, in sostituzione dei treni regionali Firenze-Roma. “È possibile che nei giorni scorsi la Regione Umbria abbia annunciato il prossimo arrivo dei suoi dodici treni Alstom a 200 km/h che potrebbero sostituire i Firenze-Foligno, molto utilizzati dai valdarnesi, mentre la Regione Toscana non parla e non si interessa dei suoi sei treni per la Direttissima, pensando invece all’insopportabile spostamento dei pendolari sulla linea Lenta?”.

Il portavoce del Comitato si dice anche stupito dal fatto che la Regione riporti i dati disastrosi sulla puntualità dei treni, senza neanche pensare ai rimborsi per i pendolari. “Possibile che in ottobre i dati sulla puntualità siano stati dell’85,4% – accusa Da Re – mentre il cosiddetto ‘indice di affidabilità’ sempre di ottobre sia stato del 98,4% così da non rilasciare i bonus-rimborsi ai pendolari? A febbraio avevamo chiesto alla Regione di rivedere le regole, per consentire almeno i rimborsi ai pendolari, ma non ci sono state risposte”.

Infine il portavoce punta il dito sull’assenza di confronti con il Comitato: “Dall’assessore regionale Baccelli ci saremmo aspettati un nuovo incontro con delle risposte ai comitati dei pendolari, dopo lo scorso 8 febbraio; inoltre sorprende che la nuova iniziativa pro pendolari dei sindaci del Valdarno fiorentino non abbia finora previsto alcun incontro e confronto con gli stessi pendolari”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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