Il sindaco Silvia Chiassai ha illustrato il Documento Unico di Programmazione in concomitanza con il primo bilancio di previsione, approvato in consiglio. Dalla minoranza tante le contestazioni sollevate
"Un’idea diversa di città e di territorio basato su un progetto di crescita e di sviluppo: una città da vivere". Così il sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai, apre in consiglio la presentazione del Dup, il Documento Unico di Programmazione correlato al Bilancio di previsione triennale. Approvati con il via libera della maggioranza, i documenti sono stati al centro della discussione consiliare.
La visione politico amministrativa della giunta è racchiusa nel Dup. "Improntata su alcuni concetti semplici e basilari – sottolinea Chiassai – il rispetto delle regole di convivenza, legalità, condivisione, educazione, ma anche controllo del territorio, tutela della salute e gestione dei servizi. La programmazione triennale punta su un’operazione complessiva di riqualificazione e rivitalizzazione urbana che nparte dal centro storico del capoluogo e dalle frazioni".
Il sindaco ribadisce che si tratta di "una visione diversa rispetto anche al passato prossimo di Montevarchi", e mette in fila gli obiettivi: "In questi primi sei mesi, misure come la riapertura di via Roma al mattino sono state molto apprezzate. Dal 16 gennaio interverremo sul cambiamento dei flussi di circolazione nell’accesso a sud di Montevarchi, tra viale Diaz e via Gorizia, e nell’accesso a nord in via Burzagli, incrocio con viale Diaz e piazza Giotto. Qui reintroduciamo il doppio senso di marcia migliorando la possibilità di accesso alle scuole e alla chiesa del Giglio, alleggerendo anche il traffico su viale Diaz".
"A gennaio sarà implementata l’attività di contrasto al degrado, estesa in tutta la città. Dopo la campagna di comunicazione, procederemo con misure sanzionatorie verso i trasgressori". Ricorda poi l'apertura di Urban Center e Palazzo del Podestà, e sottolinea: "Sono la dimostrazione di un chiaro impegno di questa giunta per consegnare i lavori finiti alla città. E sul fronte delle opere pubbliche, noi puntiamo a pochi interventi, ma necessari. In un momento di forte razionalizzazione delle spese, eviteremo lo sperpero di risorse pubbliche in lavori che non sono prioritari per la città". Sul fronte della cultura, Chiassai annuncia "un approccio gestionale più manageriale e più affine al marketing della città di Montevarchi, collocando ad esempio la Ginestra fuori da percorsi di nicchia, e inserendola in progetti di qualità".
Infine, alcuni capitoli legati al bilancio: "Abbiamo già cominciato una attenta revisione delle spese correnti, intervenendo con tagli agli sprechi e riorganizzando il funzionamento della macchina amministrativa comunale. Non solo, stiamo portando avanti anche operazioni di accertamento e di recupero delle insolvenze". La mensa passerà al pagamento con card elettronica "che permette controlli in tempo reale"; sul fronte dei servizi cimiteriali "abbiano provveduto alla sensibile riduzione delle tariffe". E chiude: "Stiamo lavorando al reperimento delle risorse necessarie a intervenire laddove i cittadini lo richiedono da tempo".
Ma sul bilancio e la programmazione sono piovute le critiche delle opposizioni. "Purtroppo tanto di quello che abbiamo sentito promettere in campagna elettorale non lo ritroviamo sulla carta", hanno commentato per il centrosinistra Bertini, Neri e Ricci. "Un bilancio che si sostanzia sotto tre aspetti: un piano delle alienazioni che porta a svendere la nostra città per far costruire nuove case senza alcuna una programmazione urbanistica; un piano delle opere pubbliche in cui non è previsto alcun intervento di ampliamento della rete gas/metano per le zone di Montevarchi che ne sono sprovviste, mentre gli unici interventi sull'edilizia scolastica derivano da progettazioni e finanziamenti fatti nel 2015; un bilancio in cui le poste più importanti vengono ridotte in maniera cospicua".
Tra i tagli, i consiglieri di Pd e Avanti Montevarchi sottolineano "meno 35mila euro sulla polizia municipale quando invece il controllo del territorio e la sicurezza devono rivestire un ruolo prioritario; meno 26mila sul turismo, che invece dovrebbe essere il volano per l'economia locale; mentre sul sociale addirittura meno 80mila euro sugli interventi per gli anziani; meno 55mila per la disabilità e meno 93mila euro sugli interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale; meno 38mila euro in interventi per le famiglie. Insomma un bilancio dal quale si evince che il welfare dato che genera costi vada ridotto in tutti modi. Noi invece pensiamo che il sistema di welfare, anche locale, aiuti a sostenere gli ultimi, i deboli, i nuovi poveri e quelli che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese e che oggi sono sempre di più".
"Come sempre succede – commenta invece Francesco Maria Grasso, di Montevarchi Democratica – le parole lasciano il tempo a fatti diversi. Dicevano che era tutto sbagliato e tutto da rifare, e invece hanno copiato e lasciato intatto tutta la struttura delle entrate e della tassazione del nostro comune: ma allora la precedente Amministrazione aveva fatto scelte positive?", chiede l'ex sindaco, che poi attacca: "I capitoli di bilancio, invece, ad eccezione di quello per l'assunzione del portaborse, sono falcidiati nelle cifre. Sui servizi generali meno 460mila euro; su istruzione e studio meno 147mila; sulla cultura meno 140mila euro; per giovani e sport meno 51mila euro; altri 60mila euro tagliati sull'assetto del territorio; 300mila su trasporti e mobilità e, infine, 311mila euro in meno per diritti sociali, politiche sociali e famiglia. In totale la spesa corrente viene ridotta di oltre 1 milione e mezzo".