In questi giorni vengono inviati dall’Azienda sanitaria fiorentina i solleciti bonari per “malum” riferiti a prestazioni prenotate e “saltate” nei presidi sanitari pubblici nel primo quadrimestre 2015. Si tratta di 12.134 prestazioni “marinate” su 730 mila prenotate, pari all’1,7%
Sono più di 12mila gli esami e le visite prenotate in Asl10, nel primo quadrimestre del 2015, alle quali però il paziente non si è presentato, senza avvisare. Ora, come prevede il regolamento, dovrà pagare il ticket relativo alla prestazione non goduta, e per riscuotere questo 'malum' la Asl10 sta inviando in questi giorni le lettere di sollecito.
L'operazione di recupero da parte dell’Azienda sanitaria di Firenze fu lanciata nel dicembre del 2014, quando partirono le prime 1.365 lettere ad altrettanti cittadini con gli inviti bonari a regolarizzare la propria posizione per prestazioni non eseguite e non disdette nei tempi previsti. Erano una parte delle oltre 10 mila lettere relative solo al 2010 inviate per recuperare le penalità previste dalla normativa regionale in caso di appuntamenti saltati, e nel frattempo la Asl 10, con altre 18.600 lettere, ha iniziato a recuperare i crediti riferiti a 2010, 2011 e 2012.
L'obiettivo è di saldare la cifra, valutata in circa 1 milione 380 mila euro per questi 3 anni, di cui 200 mila oggi già recuperati, che quelle dimenticanze o quelle superficiali omissioni hanno costretto altri a pagare, allungando le liste d’attesa, costringendo gli operatori a un forzato adattamento dei propri impegni. E dunque ora sono iniziati a partire anche i solleciti bonari per “malum” riferiti a prestazioni prenotate e “saltate” nei presidi sanitari pubblici nel primo quadrimestre 2015.
Si tratta di ben 12.134 prestazioni “marinate” su un totale di quasi 730 mila prenotate nello stesso arco di tempo, l’1,7%. Con una media settimanale di circa 1.500 invii effettuati ogni lunedì con il sistema Postel, in 8 settimane, quindi entro i primi di novembre, il Cup dell’Azienda sanitaria di Firenze contatterà gli “sbadati” del periodo dal 1 gennaio al 30 aprile 2015, mentre procede il recupero per gli anni precedenti.
Il debito relativo al primo quadrimestre 2015 ammonta a 308 mila euro e corrisponde, come prevede la delibera regionale 39 del 2013, al ticket dovuto per tutte quelle prestazioni prenotate e saltate o non disdette entro 48 ore, anche qualora abbiano riguardato cittadini esenti dalla quota di compartecipazione alla spesa sanitaria.
L’avviso bonario consente di regolarizzare la propria posizione senza l’aggravio di spese accessorie che invece scattano se, dopo un primo sollecito, l’Azienda è costretta a procedere con il percorso delle sanzioni. Intanto, dal marzo scorso la Asl10 ha attivato un servizio di invio di sms che, con una settimana d’anticipo, ricordano al cittadino data e ora dell’appuntamento preso per una visita o un esame proprio per ridurre i casi di “dimenticanza”, evitare il malum e, nel caso, disdire in modo da liberare un posto in lista d’attesa a favore di un’altra persona con lo stesso bisogno. Per il momento il servizio riguarda 50 prestazioni effettuate in una decina di presidi territoriali o ospedalieri, per le quali i tempi di attesa si aggirano su una media di 50 giorni, con l’obiettivo di estenderlo a tutte le agende gestite dal Cup.