La manifestazione è organizzata per mercoledì 7 febbraio dall’amministrazione comunale e dalla sezione Anpi del Valdarno
73° anniversario della partenza dei volontari alla Guerra di Liberazione e l’Unità d’Italia: la manifestazione organizzata dall'amministrazione comunale e dall'Anpi Valdarno si terrà a San Giovanni mercoledì 7 febbraio a partire dalle 9.00.
La celebrazione si terrà al Cinema Masaccio. Apriranno la manifestazione il sindaco Maurizio Viligiardi e il presidente dell’Anpi Valdarno Giuseppe Morandini. Interverranno anche la consigliera regionale Valentina Vadi, la vice presidente della Provincia di Arezzo, Eleonora Ducci, Romano Rossi, presidente associzione nazionale Reduci Friuli. Parteciperanno delegazioni dei Comuni liberati dai Corpi combattenti, con i Gonfaloni e le rappresentanze combattentistiche, e una rappresentanza militare della Brigata Friuli.
Importante il coinvolgimento attivo degli studenti degli istituti di istruzione secondaria del Valdarno che presenteranno alcuni lavori. Chiuderà la manifestazione il corteo che dal cinema Masaccio percorrerà via Roma per giungere in piazza Cavour, sotto il loggiato di Palazzo d’Arnolfo, per la deposizione delle corone al sacrario dei Caduti.
Il sindaco Maurizio Viligiardi: "Il 7 febbraio 1945 i volontari da San Giovanni sono partiti per andare a liberare l'Italia: è un ricordo che ancora dobbiamo portare avanti coinvolgendo i ragazzi delle scuole in maniera attiva. Quest'anno gli studenti degli Istitui superiori di San Giovanni e di Montevarchi ricorderanno quella parte della storia con i lavori effettuati anche teatrali. Siamo contenti di organizzare questa celebrazione perchè credo sia un modo per tramandare i ricordi della nostra storia e di quello che è stato l'orrore della guerra e del nazifascismo".
Giuseppe Morandini, presidente Anpi Valdarno: "Il tema quast'anno è incentrato sul periodo che va dal 1938 al 1948: dalle leggi razziali alla Costituzione. Cinque classi della quinta superiore dell'Isis Valdarno, dei Licei Giovanni da San Giovanni e del Benedetto Varchi si sono cimentati in alcuni lavori: tre proiezioni e due rappresentazioni teatrali. È importante ricordare alle giovani generazioni quello che accadde perchè la storia non si ripeta".
