Il sindaco: “Prima l’informazione, poi le sanzioni”. Spot pubblicitari e volantini in cinque lingue per ricordare a tutti i cittadini il rispetto delle regole. Dodici i montevarchini che ci hanno messo la faccia, diventando i protagonisti della campagna di comunicazione “Io sono Montevarchi – Rispetto le regole, rispetto la mia città”
Dai panni stesi fuori dalla finestra ai rifiuti abbandonati accanto ai cassonetti, passando per le deiezioni dei cani sui marciapiedi e il gioco del pallone nelle piazze. Comportamenti scorretti, che violano regolamenti comunali e soprattutto contribuiscono al degrado della città: per questo l'Amministrazione comunale di Montevarchi ha lanciato una campagna di comunicazione e informazione, che punta tutto sul rilancio del decoro urbano.
"Era una promessa elettorale, l'abbiamo realizzata – ha annunciato il sindaco Silvia Chiassai – a giorni saranno distribuiti i depliant, e vedremo gli spot nelle tv e sui social. Una campagna di informazione in cinque lingue, perché nessuno possa più dire 'non lo sapevo'. Anche perché dopo la comunicazione, si passerà alle sanzioni, in modo da contrastare concretamente i comportamenti illegittimi e scorretti".
"Dalla fine di novembre incontreremo gli studenti delle scuole – ha aggiunto l'assessore Maura Isetto – e poi anche le comunità straniere che vivono sul territorio. Nessuna di queste regole è nuova: c'era solo bisogno di ricordarle a tutti, in modo che non ci fossero più alibi". I volantini riporteranno lo slogan e il messaggio sia in italiano che in inglese, francese, spagnolo e cinese.
Dodici i montevarchini che hanno prestato la faccia diventando protagonisti degli spot: Francesca Bruschi, Fabio Merli, Bassirou del Senegal e Guri dell'India, Chenghong della Cina, e poi Franca Gragnoli, Giulia Ermanni, Riccardo Mannatrizio, i piccoli Andrea Checchi e Serena Cesari, e i giovani Martina Bacci e Daniele Vitozzi.
Per ciascun tema affrontato c'è un testimonial diverso, mentre i depliant riporteranno anche l'articolo del Regolamento di Polizia Urbana o di altro Regolamento comunale che individua il comportamento illegittimo. Le sanzioni vanno, a seconda dei casi, da 50 a 102 euro. Il budget impiegato per la campagna (circa 9mila euro) è stato intercettato dall'Amministrazione nei soldi prima destinati al giornalino InComune.