Paolo Rossi arrivò in Valdambra circa 20 anni fa, una personalità di spicco per il Comune di Bucine ma che ha sempre mantenuto una grande disponibilità e umiltà negli anni. A parlarne l’ex sindaco Sauro Testi che lo incontrò durante il suo trasferimento e il sindaco Nicola Benini.
Un forte legame con la Valdambra che hanno fatto di Paolo Rossi protagonista di svariate iniziative sociali e calcistiche negli anni: a ricordarlo come cittadino della comunità sono stati il sindaco di Bucine, Nicola Benini, e l'ex sindaco Sauro Testi che assistette al trasferimento di Rossi a Poggio Cennina, a Bucine durante la sua legislatura.
La notizia ha lasciato un vuoto nella società del Comune, drammatico lo definisce il primo cittadino Nicola Benini: "Paolo Rossi era una figura ormai radicata nel Comune di Bucine da anni. Una persona squisita, solare e sempre sorridente. Uno di noi, nel vero senso della parola: viveva il paese e non era raro trovarlo la mattina per botteghe sempre con la disponibilità e la serenità che lo contraddistinguevano."
"Questa dimensione privata lo consentiva di staccare dalla sua dimensione calcistica – continua Benini – facendogli apprezzare la semplicità del luogo. Sapevamo da un po' di tempo della sua malattia, ma abbiamo voluto rispettare e rispetteremo la famiglia in questo momento. Sarà una figura che mancherà da Bucine, una figura disponibile e cordiale con tutti. Un grosso abbraccio, dunque, da tutta la comunità della Valdambra a Federica e alle figlie."
"Paolo Rossi è arrivato qui circa 20 anni fa perché ospite di amici pratesi nell’alta Valdambra e gli chiese se potevano aiutarlo a trovare un posto dove tornare – racconta l'ex sindaco Sauro Testi – Poggio Cennina era un’azienda in stato di abbandono, finché intorno al 2000 arrivò Rossi e presentò il progetto di ristrutturazione, allora ero vicesindaco e poi fui sindaco, in parallelo a questi interventi ci siamo conosciuti e Paolo Rossi era una persona straordinariamente familiare, partecipava a moltissime iniziative sociali e calcistiche, ma era sempre presente anche per una semplice cena. Ricordo che con noi ha fatto un progetto di raccolta fondi per la realizzazione di pozzi nel Camerun.
"Inoltre ricordo che Rossi era di una disponibilità a relazionarsi incredibile – conclude Testi – qui ad Ambra, tutti quelli che passavano lo chiamavano semplicemente Paolo e lui restava a ragionare con le persone che incontrava. Era una persona semplice e che con umiltà ti permetteva di conoscerlo con la facilità che lo contraddistingueva."