Discussione accesa anche sui social sull’applicazione del pasto ‘alternativo’ ai figli di famiglie morose. Dalle consigliere Pd di Montevarchi Elisa Bertini e Francesca Neri l’appello al sindaco Chiassai a ripensarci: “Punire i bambini con una chiara discriminazione per le colpe, spesso involontarie, dei genitori: siamo sconcertati”
È finito nell'occhio del ciclone, quel piatto di pane con l'olio e frutta serviti, a Montevarchi, al posto nel consueto pasto della mensa in caso di morosità persistente. In sostanza: chi non paga il servizio viene più volte sollecitato nel corso di un mese (durante il quale il pasto viene comunque servito al figlio), poi però stop. Linea dura del comune di Montevarchi, che ha animato un dibattito molto aspro, anche sui social.
Oggi esponenti dell'amministrazione spiegano che la morosità è nel frattempo scesa intorno all'1%, e che il pasto 'alternativo' sarebbe somministrato quindi ad una ventina di bambini sui 1738 che, negli istituti comprensivi, sono iscritti alle mense scolastiche. Ma per il Pd di Montevarchi, anche uno è troppo. "Lasciare i bambini a pane e olio per colpire quei genitori che non sono in regola con il pagamento della mensa scolastica. Il Sindaco Chiassai e la maggioranza che la sostiene conferma di ricercare sempre politiche della destra più estrema. Punire i bambini in uno dei momenti più gioiosi della vita scolastica con una chiara discriminazione per le colpe, molto spesso involontarie, dei genitori: ecco come agisce la Giunta comunale di Montevarchi".
La nota è firmata dalle consigliere dem Elisa Bertini e Francesca Neri, e attacca duramente questo tipo di provvedimento. "Un atteggiamento che non avremmo mai pensato di dover vedere nella nostra città e che ci lascia scioccati e sconcertati e come noi anche la Montevarchi civile e solidale che conosciamo. Ogni giorno questi bambini (ma lo stesso vale anche fosse solo uno) che frequentano le classi delle nostre scuole pubbliche si trovano a sopportare questa umiliazione per responsabilità non loro, con gli insegnanti ed il personale scolastico costretti ad esercitare un'attività che niente ha a che fare con il loro ruolo e che sicuramente non gli compete".
Motivazioni che, in sede di approvazione del nuovo regolamento comunale, avevano spinto il gruppo del Pd ad esprimere voto contrario. "È giusto che i servizi comunali a domanda individuale siano pagati ma esistono ovviamente i sistemi di legge per provvedere al recupero di tutte le somme non pagate senza coinvolgere direttamente i bambini che, lo ribadiamo, non hanno nessuna responsabilità. Sui proclami dell'Assessore Tassi e del Movimento politico che lo sostiene, addirittura a caratteri maiuscoli, circa i primi risultati delle nuove modalità di pagamento dei servizi a domanda individuale, facciamo notare come i dati in sostanza si riferiscono ad un mese o poco più di applicazione: è dunque assolutamente improprio fare bilanci e statistiche".
La richiesta è di fare un passo indietro. "Chiediamo che il Sindaco Chiassai ritiri subito il provvedimento sul 'pane e olio' e che si apra una Serena discussione sulla modifica del regolamento evitando ripercussioni dirette sui bambini".