Il direttore responsabile del Messaggero Veneto sarà sabato 11 giugno alle 17.30 in Palazzo d’Arnolfo. Presenterà la sua ultime fatica “A Noi, cosa ci resta del fascismo nell’epoca di Berlusconi, Grillo e Renzi”
Torna l'appuntamento con Le piazze del sapere, la rassegna promossa dal Comune di San Giovanni Valdarno – Biblioteca Comunale, con il patrocinio della Provincia di Arezzo e della Regione Toscana, nell’ambito della campagna regionale di promozione della biblioteca e della lettura per l’anno 2016. Sabato 11 giugno alle 17.30, in Palazzo d'Arnolfo, Tommaso Cerno presenta la sua ultima fatica: "A Noi, cosa ci resta del fascismo nell’epoca di Berlusconi, Grillo e Renzi".
Direttore responsabile del Messaggero Veneto, Cerno collabora con l'Espresso e con il quotidiano la Repubblica. Impegnato nella battaglia per i diritti civili delle persone omosessuali, nel 1997, da dirigente nazionale dell'Arcigay, è stato fra i promotori del Gay Pride di Venezia. Anche da giornalista ha svolto inchieste su diritti civili e discriminazioni in Italia. Come opinionista è ospite di trasmissioni tv sulle reti Rai, Mediaset, La7 e Sky. È autore di inchieste sul Nord-Est a sfondo politico, economico e sociale. Come conduttore televisivo, è autore e presentatore della trasmissione D-Day – I giorni decisivi in onda su Rai 3.
Il Libro: "Nella lingua italiana c’è una parola che, da più di novant’anni, non è mai passata di moda: “fascismo”. Definisce il Ventennio di Mussolini da cui, già nel ’45, abbiamo preso espressamente le distanze. Eppure da allora non abbiamo mai smesso di utilizzare l’aggettivo “fascista” per bollare uomini politici, movimenti, ma anche gruppi sociali e persino comportamenti comuni. In questo saggio, Tommaso Cerno parte da una semplice osservazione linguistica per riflettere sull’Italia di oggi. Perché continuiamo a usare un termine legato a un periodo storico ormai morto e sepolto? Vuol forse dire che qualcosa, di quel periodo, è rimasto nel modo di essere di noi italiani? Unendo analisi storica e interpretazione dell’attualità, Cerno va alla ricerca di figure carismatiche, scelte politiche e fenomeni sociali che mostrino una matrice comune con l’era del Duce. È solo un caso che Craxi e Berlusconi, come Mussolini, abbiano frequentato una scuola religiosa per poi concludere gli studi in un istituto laico? Ma l’analisi di Cerno non si ferma alle biografie: interpreta gli stili di comunicazione, dai comizi al balcone del Duce agli hashtag di Renzi. Basato su un’accurata ricerca storica, ma raccontato con ritmo battente, A noi! è un’acuta e originalissima lettura della nostra Storia e del nostro presente. Che ci fa capire chi siamo stati, chi ci ha governato e ci governa. E soprattutto chi siamo, noi italiani".