Al via ai lavori di ampliamento e riqualificazione del pronto soccorso dell’ospedale della Gruccia. All’inaugurazione del cantiere erano presenti l’assessore regionale al Diritto alla Salute Simone Bezzini, il direttore generale Asl Tse Antonio D’Urso, il direttore sanitario Simona Dei, il direttore amministrativo Antonella Valeri, la Direttrice di Presidio Patrizia Bobini, il direttore del Pronto soccorso Simone Nocentini, il presidente della Conferenza dei sindaci Valentina Vadi ed i sindaci del Valdarno e il consigliere regionale Marco Casucci.
Per non creare disagi ai pazienti e mantenere il servizio operativo i lavori saranno divisi in due fasi. La prima fase, al via in questi giorni, nella parte in esterno accanto all’ingresso principale del pronto soccorso, dovrebbe terminare entro gennaio 2024: la struttura, che comprende nuove sale visite, nuova sala terapia, nuovo deposito attrezzature e separazione tra percorsi Covid e no Covid, sarà operativa nei primi mesi-inizio primavera 2024.
La seconda fase riguarderà l’ampliamento con stessa quantità di posti letto attuale, nuovi ingressi separati Covid e no Covid, nuova sala codice rosso Covid e nuovi locali vestizione e svestizione, e sarà terminata in circa un anno.
Spiega i dettagli la responsabile del procedimento Belinda Nardi.
Non ci saranno variazioni di sorta per gli utenti se non la modifica della viabilità esterna per accedere ai locali. I finanziamenti provengono per 693.000 euro dal Decreto rilancio DL/34 2020 e per mezzo milione di euro da bilancio in aggiunta a un altro milione e cento di finanziamento statale ex art. 20 legge 67/88
“Il servizio del Pronto Soccorso del Valdarno necessitava di questi lavori, è un punto di riferimento per un bacino di utenza che conta circa 53.000 accessi l’anno – ha dichiarato il Direttore Generale Asl Tse Antonio D’Urso- tutti I nostri interventi sono finalizzati a rendere le nostre strutture ospedaliere più accessibili e più sicure e questo ampliamento permetterà di prendere in carico un maggior numero di assistiti in modo da ridurre i tempi di attesa e venire incontro alla richiesta di accessi che negli ultimi anni è notevolmente aumentata”.
Soddisfazione da parte della Sindaca di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi, neo presidente della Conferenza dei Sindaci del Valdarno. “Iniziano oggi lavori fondamentali ed attesi da anni. Questo ospedale è nato venti anni fa a seguito di scelte coraggiose e lungimiranti di amministratori di comuni che hanno rinunciato ai nosocomi cittadini per dare vita ad un ospedale di vallata che potesse dare le risposte necessarie in termini di salute agli assistiti. L’auspicio è quello di ritrovare quello slancio iniziale di entusiasmo e che questo sia il primo passo, importante, per continuare ad investire in un presidio che è un punto di riferimento per un bacino molto ampio di utenti. Ci tengo a ringraziare il mio predecessore Sindaco di Terranuova Bracciolini Sergio Chienni per il lavoro di coordinamento con l’Azienda svolto fino ad oggi e che ha portato anche a questo risultato”.
Soddisfatta anche la direttrice del presidio della Gruccia, Patrizia Bobini.
“Un giorno importante questo per il Valdarno- ha concluso l’Assessore Regionale al diritto alla salute Simone Bezzini-, inizia un cantiere che mobiliterà finanziamenti statali e regionali per un totale di 2 milioni di euro. L’obiettivo è consegnare spazi più funzonali e accoglienti al pronto soccorso e dove gli operatori possano lavorare bene. L’intervento assume grande rilievo per più ragioni: le strutture sanitarie necessitano di ambienti adeguati e quando si parla di pronto soccorso occorre intervenire, inoltre è un segnale di attenzione al settore all’emergenza urgenza che è messo sotto pressione da una domanda crescente di prestazioni e dove è difficoltoso reperire personale. C’è da aggiungere che l’Ospedale del Valdarno continua ad avere indici di volume di attività significativi attinenti alla fase pre pandemia ed in alcuni casi addirittura maggiori e svolge una funzione fondamentale non solo per il territorio di riferimento ma è attrattivo per altre zone”.
Infine chi nel Pronto Soccorso lavora e lo gestisce, il responsabile Simone Nocentini. “Avevamo sentito la necessità di avere più spazi più adeguati non per avere più pazienti ma per far stare meglio i pazienti. Questo significa avere maggiore privacy, un migliore confronto con gli operatori, avere spazi più adeguati per l’assistenza e per comunicare ai familiari. La prima parte dei lavori sarà in esterno al pronto soccorso, la seconda all’interno.Cercheremo di fare in modo che vi sia minore disagio possibile per i cittadini. Se tutti noi facessimo un uso corretto del pronto soccorso non avremmo difficoltà”.