La prenotazione effettuata a fine gennaio per una ecomammaria (in classe P, programmabile: cioè non urgente): e l’appuntamento è per il 15 marzo 2017. Il vicepresidente della commissione sanità regionale Stefano Mugnai (FI) presenta una interrogazione alla giunta
Prenotare un esame a fine gennaio e ottenere l'appuntamento per marzo, ma dell'anno successivo. Più di un intero anno di attesa per un'ecomammaria, all'ospedale del Valdarno: un caso che arriverà anche in Consiglio regionale, grazie a un'interrogazione del Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Capogruppo di Forza Italia) alla giunta toscana. "In caso d’attesa di oltre un anno secondo voi è garantito il diritto alla salute? – chiede Mugnai – quanta parte ha la riorganizzazione delle Asl in questa triste commedia di attese per l’accesso alle prestazioni sanitarie?".
"L’ecografia mammaria – scrive l’esponente di Forza Italia – è un esame importante per la diagnosi delle malattie della mammella: patologie benigne come cisti, fibroadenomi, mastopatia fibrocistica, e patologie maligne come i tumori. Dura circa 20 minuti. La diagnosi e i tempi di intervento, in caso di patologia riscontrata, possono rivelarsi fondamentali per salvare vite umane".
Ebbene: "L’Asl Toscana Sud Est, a fronte di una prenotazione inoltrata il 27 gennaio avrebbe calendarizzato l’ecografia mammaria presso il Nuovo Ospedale Santa Maria alla Gruccia di Montevarchi il 15 marzo 2017". Per questa attesa enorme il caso è finito all'attenzione del consigliere regionale.
L'esame in questione è una ecomammaria con classe di priorità P, cioè programmabile: non una classe urgente. Il resoconto dei tempi di attesa della Asl aggiornato al 19 febbraio (qui la pagina per consultarli) conferma che (fatti salvi gli esami in 6 giorni per la classe urgente) l'appuntamento per gli esami programmabili è a distanza di oltre un anno, 438 giorni.
