25, Dicembre, 2024

Organizzava incontri hard per compiere rapine: beccato nel tratto valdarnese dell’A1 dopo dieci anni di latitanza

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Si tratta di un 33enne per cui nel 2007 era stato emesso mandato di cattura. Fermato dalla Polstrada fra i caselli di Incisa e Valdarno, è stato arrestato

È terminata in Valdarno la latitanza, ormai decennale, di un nuomo accusato di organizzare incontri con prostitute con il fine di rapinare i clienti. Mercoledì, mentre attraversava l'A1 convinto che ormai nessuno si ricordasse di lui, a metà fra i caselli di Incisa e Valdarno, ha incrociato una pattuglia della Sottosezione Autostradale di Battifolle, impegnata in controlli a reticolo: gli agenti lo hanno notato e hanno deciso di fermarlo. Lui ha provato a spiegare che i suoi problemi con la giustizia erano vecchi, ma l’esame delle impronte digitali ha portato alla luce un mandato di cattura elevato nei suoi confronti nel 2007. 

Era ricercato perché ritenuto il centro di una attività di sfruttamento della prostituzione e rapine. Tramite inserzioni su alcuni giornali, prometteva incontri hard durante i quali, però, le donne addormentavano con il sonnifero le vittime. L'ultimo caso, nel 2006: al tranello aveva abboccato un uomo, non deambulante, anche lui vittima del sonnifero. Appena sveglio, si era accorto di essere stato completamente derubato: un bottino di 16mila euro euro, un libretto di assegni, gioielli in oro, sei telefoni cellulari, il computer e una telecamera.

Proprio i telefoni rubati all'uomo erano serviti agli investigatori per risalire alle ragazze e all'uomo che le sfruttava, un 33enne residente a Roma, nato in Romania. A maggio del 2007 il GIP del Tribunale di Roma emette nei suoi confronti un mandato di cattura. Ma lui, che nel frattempo era ricercato anche dal Tribunale di Civitavecchia, dovendo scontare undici mesi di carcere per più condanne divenute definitive nel dicembre del 2006, era scappato all’estero. 

Fino a mercoledì, appunto, quando gli agenti della polizia stradale lo hanno incrociato a bordo di una Golf nera con targa bulgara. La Polstrada lo ha arrestato, mettendo la parola fine alla sua latitanza. Ora è rinchiuso nel carcere di Arezzo.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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