25, Dicembre, 2024

“Operazione Starlight”: smantellata una banda dedita ai furti con ‘spaccata’. Colpi anche in Valdarno

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Tra giugno 2015 e aprile 2016 la banda era riuscita a mettere a segno colpi per 650.000 euro, compresi quelli a San Giovanni. Un minuto e mezzo per commettere i furti e fuggire

Operazione Starlight:  in Toscana ed Emilia Romagna, i carabinieri del comando provinciale di Lucca, coadiuvati dai comandi territorialmente competenti, dal Nucleo investigativo di Firenze, dal 6° Battaglione CC “Toscana” di Firenze, dal Nucleo elicotteri CC di Pisa e dalle unità cinofile di Firenze e Pisa-San Rossore, hanno smantellato una banda di rumeni dedita a furti con 'spaccata' in centri commerciali, negozi e concessionarie d'auto. Alcuni dei colpi sono stati commessi anche a San Giovanni. 

Il GIP del Tribunale di Lucca, dott.ssa Silvia Mugnaini, ha emesso 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere tra Firenze, Pisa e Modena, un fermo di P.G., 2 obblighi di dimora, oltre ad una ventina di perquisizioni domiciliari. Inoltre, già nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza di furto aggravato 8 persone, tra Firenze, Empoli ed Arezzo, mentre altre 6 sono state denunciate per ricettazione.

Il reato contestato è “associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio”, per una pluralità di furti con scasso commessi ai danni di centri commerciali, ipermercati, concessionarie di auto, negozi e ditte di vario genere. Gli articoli “preferiti” dalla banda erano gioielli, telefoni cellulari, tablet, auto di grossa cilindrata (audi, mercedes), veicoli commerciali (furgoni, autocarri, fiat ducato) che venivano rubati non ancora immatricolati, direttamente nelle concessionarie e venduti all’Estero.

Solo nel periodo di riferimento dell’indagine, tra giugno 2015 e aprile 2016, la banda ha commesso razzie in tutta la Toscana e in Emilia Romagna, per un valore complessivo accertato di oltre 650.000 euro. Alcuni dei colpi sono stati effettuati a San Giovanni.

La banda era caratterizzata dalla professionalità e dalla rapidità dell’azione dei vari membri: sempre muniti di guanti e col viso coperto, utilizzavano attrezzi da scasso (picconi, cesoie, grossi martelli a loro disposizione), impiegando in media un minuto e mezzo dall’arrivo sul posto, allo sfondamento, alla fuga con la refurtiva, come documentato dalle immagini delle telecamere.

 

 

 

 

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